Alcamo. Bufera sugli stipendi della giunta Surdi, M5S: “nostre indennità più basse del passato”

Così come la giunta Raggi a Roma, anche l’amministrazione 5 Stelle di Alcamo è finita nella bufera per un presunto aumento degli stipendi di sindaco e assessori, tema fra l’altro caro ai grillini. Tutto nasce dalla delibera con il quale si fissano le indennità degli amministratori, delibera proposta dal vice segretrario comunale e poi annullata dal segretario generale del comune Cristoforo Ricupati, che al rientro dalle ferie ha dichiarato che l’atto è illegittimo per due motivi: il documento approvato dalla giunta conteneva vizi di forma perchè mancavano alcuni allegati e inoltre – questione più spinosa – gli stipendi del sindaco e dei cinque assessori sarebbero stati aumentati del 5%.

Aumento che sarebbe frutto dell’interpretazione di varie norme, che però viene contestato dal segretario Ricupati, secondo cui si sarebbe dovuto prima procedere ad un taglio del 10% e poi applicare l’incremento del 5%. Insomma sarebbero stati commessi degli errori.

Il segretario comunale che non è stato riconfermato al comune di Alcamo e che adesso si è insediato al municipio di Terrasini, avrebbe pure inviato gli atti all’autorità anticorruzione e alla Corte dei Conti.

Intanto il Movimento 5 Stelle prova a fare chiarezza sulla questione: “la giunta Surdi non si è aumentata lo stipendio e non ha ancora percepito alcuna indennità” scrivono i grillini sulla loro pagina Facebook ufficiale, facendo riferimento anche alla norma che stabilisce l’aumento del 5%.

“Nonostante le cifre siano nettamente inferiori rispetto alle amministrazioni passate e le giunte erano composte da molti più assessori – scrivono i cinquestelle- l’amministrazione Surdi ha deciso ugualmente di detrarre alle proprie indennità un ulteriore 10% che verrà accantonato e destinato a opere pubbliche o iniziative sociali.” Sulla vicenda però i Giovani Democratici sostengono però che l’aumento anche se previsto dalla legge era facoltativo. Insomma, una patata bollente per il Movimento 5 Stelle, appena uscito vincitore dalle elezioni comunali di giugno con il 75% di voti dopo un ventennio di governo di centrosinistra.

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