Corleone. Le motivazioni dello scioglimento: «Comune condizionato»

Quattro pagine, una breve relazione scritta dal ministro Angelino Alfano che riassume le motivazioni dello scioglimento del Comune di Corleone. «Dall’esito di approfondimenti, sono emerse forme di ingerenza della criminalità organizzata che hanno esposto l’amministrazione a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon andamento e l’imparzialità dell’attività comunale». Tra i punti toccati dal decreto –scrive oggi il Giornale di Sicilia- l’operato di un impiegato del Municipio arrestato per mafia e condannato in primo grado a 12 anni, la gestione dei rifiuti dopo il fallimento dell’Ato Palermo 2, le anomalie nell’assegnazione della mensa scolastica. La commissione straordinaria si è già insediata al Comune e resterà in carica per almeno 18 mesi

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