Sanatoria per le case costruite in riva al mare, il sindaco di Carini all’Ars: «non approvatela»

All’Ars si torna a parlare di sanatoria per le case abusive costruite in riva al mare. La proposta – come riporta il Giornale di Sicilia – è del deputato regionale Mimmo Fazio che ha presentato un emendamento alla legge sull’edilizia che prevede di concedere la sanatoria alle abitazioni costruite nei 150 metri entro il 30 aprile 1991. Non sono mancate le polemiche.

Contraria alla proposta, la deputata Pd Mariella Maggio, presidente della Commissione Ambiente. “No” anche dal Movimento 5 Stelle e dal deputato Giampiero Trizzino: “questa sarebbe in Italia la prima sanatoria entro i 150 metri dalla costa. La cosa incredibile è che la legge alla quale è agganciata l’ho presentata io per semplificare le norme edilizie e tutelare il passaggio. Rischia invece di finire in modo opposto. E sopratutto – continua Trizzino- per un anno la mia norma non è stata esaminata perchè mancava il numero legale. Oggi invece che si discuteva di sanatoria, in commissione si è registrato il tutto esaurito.”

Fazio difende la sua proposta: “quando nel 1976 fu introdotto il vincolo del 150 metri nacque un dubbio interpretativo che l’Ars fu costretto a chiarire nel 91. Nel frattempo però sono stati costruiti diversi immobili che si sono perfettamente integrati nel tessuto urbano e sono prime case. Io propongo di salvare sopratutto queste.” ù

Non ci sta Giovì Monteleone, sindaco di Carini, territorio nel quale negli anni passati sono state costruite tantissime abitazioni sulla battigia. “L’ Assemblea Regionale invece di dare strumenti e risorse per riqualificare le coste – dichiara il primo cittadino – legittima chi ha fatto abusivamente un uso privato del mare e del paesaggio a danno di altri cittadini e del territorio e mette una pietra tombale sui tentativi di chi vuole ripristinare il decoro paesaggistico e restituire un bene prezioso alla pubblica fruizione. 
Nel ricordare che la tutela dell’ambiente s’intreccia con l’esigenza di legalità – prosegue Monteleone- auspico che la maggioranza dei deputati siciliani respinga questa proposta insensata e fornisca invece adeguati strumenti legislativi e le risorse per attuarli nel supremo interesse del territorio , dei cittadini e delle future generazioni che hanno il legittimo diritto di vivere in un territorio a misura d’uomo.”

Seppure sotto traccia, la norma che si vota martedì, potrebbe ricevere un consenso trasversale. Così come potrebbe riceverlo un’altra norma, presentata sempre da Fazio ma appoggiata pure da parte del Pd, che punta a salvate le case costruite nelle zone sottoposte a vincolo paesaggistico.

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