Monreale. Bimba vittima di bullismo, controdenuncia dei genitori del presunto aggressore

Nella vicenda dell’episodio di bullismo che ha visto coinvolta una bambina di una scuola di Monreale interviene la famiglia del bambino presunto aggressore, che, a sua volta, presenta una denuncia “cautelativa”, smentendo l’accaduto. La famiglia si è rivolta ad un legale, l’avvocato Francesco Troia che afferma di agire «per conto e nell’interesse dei genitori del minore bersaglio di tali ingiuste accuse. Smentisco categoricamente la ricostruzione fantasiosa e priva di qualsivoglia riscontro probatorio che è stata fatta della vicenda incriminata». La bambina, secondo la denuncia dei genitori, sarebbe stata derisa con scherzi pesanti e battute volgari su un gruppo WhatsApp, e poi presa a cinghiate per strada mentre si trovava in compagnia dei cuginetti. Tornata a casa sotto choc è stata accompagnata all’Ospedale dei Bambini. L’avvocato Troia in una nota inviata alla redazione di monrealenews.it parla di «contenuto profondamente diffamatorio, calunnioso e denigratore che sarà oggetto di opportuna azione legale», poiché – dice – il ragazzino presunto aggressore, si troverebbe ora «emarginato dagli altri compagni di scuola con gravi ripercussioni sulla sua salute psico-fisica. Sarà la magistratura inquirente – conclude Troia – nella quale si riporta la massima fiducia, ad accertare eventuali responsabilità penali».

Intanto al Municipio di Monreale dopo aver appreso la presunta aggressione subita della bambina si è tenuto un incontro per individuare soluzioni per arginare il fenomeno del bullismo. L’idea del sindaco Piero Capizzi e del consiglio comunale è quella di è di creare una sinergia tra tutti i soggetti che realmente possano dare un contributo alla causa: dai dirigenti scolastici alle forze dell’ ordine, alla polizia municipale, alle parrocchie, alle associazioni di volontariato del territorio.

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