Ex province, legge da riscrivere: annullate le elezioni di novembre

Salta la data del 29 novembre, per eleggere i presidenti delle Aree Metropolinee e i liberi consorzi, gli enti che una volta si chiamavano province. La legge regionale che aveva stabilito la loro sopressione infatti è stata impugnata dal governo Renzi. E così bigognerà riscriverla da capo. Oggi la giunta Crocetta approverà il nuovo ddl che andrà prima in Commissione affari istituzionali all’Ars, quindi in Aula. E a quel punto, se non ci saranno troppi cambiamenti, quella che uscirà definitivamente dal parlamento non potrà più essere definita una riforma di Crocetta.

Tra le novità, il presidente del Libero consorzio, così come quello della Città metropolitana verrà eletto attraverso il cosiddetto “voto ponderato”: il “peso” del voto di un sindaco dovrà essere proporzionale alla popolazione del Comune che è guidato da quel primo cittadino. I criteri per l’utilizzo della preferenza ponderata sono stati ricopiati direttamente dalla legge nazionale Delrio, al quale il ddl farà esplicito riferimento.

Si dovrà poi pensare nuovamente alla data delle elezioni. Quella prevista e già apparsa in Gazzetta ufficiale verrà sostituita da un’altra, da decidere ovviamente in un secondo momento. Il disegno di legge esitato dalla giunta, infatti, sopprime il passaggio che prevedeva, in prima applicazione, l’elezione in una data compresa tra il primo ottobre e il 30 novembre. E anche l’indizione delle elezioni, prevista dalla legge regionale 45 giorni dopo la pubblicazione in Gurs di quella stesa legge, andrà ripetuta. Soppressa anche la norma che avrebbe impedito a Leoluca Orlando e Enzo Bianco di concorrere all’elezione per la guida dei nuovi enti. Scompare, insomma, il divieto di candidatura per quei sindaci “il cui mandato scada non prima di diciotto mesi dalla data di svolgimento delle elezioni”.

Per il momento però restano i commissari. Scompare anche l’elezione dei componenti della “giunta” dei Consorzi e delle aree metropolitane. Sarà il presidente dell’ente a nominare i membri dell’organo esecutivo, scelti tra i consiglieri dell’ente. Inserito un articolo che precisa la composizione dell’Assemblea del Libero consorzio e la Conferenza metropolitana: verranno composte dai sindaci dei comuni appartenenti all’ente. Gli enti rimarranno in carica quattro anni. La durata del mandato infatti non era stata nemmeno prevista nella legge regionale.

Il governo Crocetta, poi, è stato costretto a tornare indietro su un’altra norma, facendosi bacchettare da Palazzo Chigi anche sul piano delle indennità. La legge varata dal governo Crocetta e dall’Ars, infatti, prevedeva un bonus per i sindaci che andranno a guidare i Corsorzi (mentre nelle altre Regioni la carica sarà svolta a titolo gratuito). Anche questo comma dovrà essere cancellato. E le cariche dovranno essere svolte a titolo gratuito. Come prevede la legge Delrio.
fonte livesicilia

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