Lettera aperta delle opposizioni al sindaco di Capaci Sebastiano Napoli

Il sindaco di Capaci, Sebastiano Napoli “dovrebbe dimettersi o, quanto meno, azzerare la Giunta”. A sostenerlo, in una lettera aperta indirizzata al primo cittadino e già protocollata al comune, sono 7 consiglieri comunali di opposizione e i movimenti politici locali Ama Capaci, La Prospettiva, Insieme per Capaci, Adesso Capaci, Rinnovamento per Capaci e Uniti per Capaci.

I firmatari del documento, rifacendosi ai gravissimi fatti scaturiti nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 26 agosto scorso, inerenti alle dichiarazioni che il vicesindaco Roberto Tarallo, ha fatto in aula su presunte richieste inaccettabili inoltrate dal Consigliere Paolo Siino che nel frattempo aveva cambiato casacca, ritengono inaudito che, “all’interno della coalizione del primo cittadino, tali esternazioni siano apparse come “normali” “.

Ma ancora più sconcertante, scrivono i consiglieri Andrea Misuraca, Franco Ravveduto, Erasmo Vassallo, Giovanni Cuneo, Maria Rosa Lo Bello, Michele Guastella e Antonio Vassallo, “è la più che totale assenza di pudore dei membri della giunta, e l’intollerabile silenzio del primo cittadino su questa vicenda.”

“Non un intervento in tutti questi giorni – prosegue la lettera aperta – né del sindaco, né dell’assessore alla legalità, tanto sbandierato come fiore all’occhiello del suo mandato, nemmeno per stigmatizzare la vicenda ed estraniarsi! Anzi, il suo silenzio viene interpretato non come l’espressione di vecchie logiche di una certa passata nomenclatura che aspettava la “fine della burrasca” per ritornare a farsi vedere in giro ma peggio, come il complice silenzio di chi, consapevole di tutto”.

L’opposizione va giù pesante, chiedendo al sindaco “come mai tali supposte richieste illegittime non siano state denunciate prima dai suoi assessori?”

Già da diverso tempo la maggioranza, inizialmente forte di 13 consiglieri, ha perso coesione e – secondo
Motivi per cui, i firmatari della lettera aperta, consigliano al sindaco Napoli di dimettersi assieme alla maggioranza. “Ciò rappresenterebbe, – si legge ancora nella nota – uno scatto d’orgoglio e di rialzo della schiena in risposta a quanti accusano il sindaco di badare all’unico vero suo interesse: rimanere il più a lungo possibile incollato alla poltrona”.

Altra opzione lanciata al sindaco dalle opposizioni è quella di “azzerare la giunta per svincolarsi dalla mediocrità politica che la sostiene, costituendo una giunta tecnica che avrebbe come unico scopo quello di traghettare fuori il paese dalla decadenza economica e, superata la crisi, accompagnare il comune a nuove elezioni”.

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