Furto di mezzi agricoli, chiesta condanna per due imprenditori

Sette anni di reclusione per associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di mezzi agricoli rubati. E’ la richiesta avanzata dalla Procura di Palermo nei confronti di Sergio Maria Sacco, titolare della Saccoplast e cognato dell’ex procuratore di Palermo Francesco Messineo. Sacco è imputato insieme ad un altro imprenditore, Salvatore Catalano, proprietario della Moviter, per il quale l’accusa ha avanzato una richiesta di condanna a 5 anni di reclusione. I due sono accusati di aver fatto parte di un’associazione per delinquere che avrebbe ricettato e riciclato mezzi agricoli. Sacco, è ritenuto dall’accusa “capo e promotore” dell’organizzazione e per questo i pm Gaetano Guardì e Claudia Ferrari hanno chiesto per lui una pena superiore. La vicenda creò non pochi disagi e polemiche all’allora procuratore Messineo che oggi è in pensione soprattutto perchè nell’inchiesta sul cognato emersero frequentazioni sospette con ambiente di criminalità organizzata. Il processo è in corso davanti alla quarta sezione del tribunale, presieduta da Vittorio Alcamo. Catalano è difeso dall’avvocato Giuseppe Sceusa, Sacco da Giuseppe Oddo. Il titolare della Saccoplast ha sempre respinto le accuse, ma la Procura è convinta che abbia intrattenuto rapporti illeciti con dei personaggi legati a Leonardo Vitale, figlio di Vito, boss di Partinico, organizzatore di una serie di furti di trattori e altri mezzi meccanici. Gli autori dei furti sono stati condannati in altri processi.

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