Isola delle Femmine, partecipazione e clima rovente al convegno sull’ideologia “gender”

Massiccia partecipazione e clima rovente ad Isola delle Femmine al convegno sull’ideologia gender organizzato dall’associazione “Comitato Articolo 26”. Momenti di tensione durante l’intervento dell’avvocato Gianfranco Amato, promotore dell’iniziativa, che ha parlato dei rischi per gli studenti con l’approvazione della riforma della scuola che provocherebbe, secondo l’associazione, dei danni alla crescita dei ragazzi. Nel mirino delle polemiche anche il documento dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità che promuoverebbe l’educazione sessuale nelle scuole. Tra il pubblico sono intervenuti alcuni partecipanti che hanno contestato duramente quanto affermato durante l’incontro.

Le polemiche erano state roventi già nei giorni scorsi dopo che nelle locandine dell’evento era comparso lo stemma del comune di Isola delle Femmine, poi fatto sparire dopo che il sindaco Stefano Bologna aveva preso pubblicamente le distanze dalla manifestazione. A sollevare il polverone era stata l’associazione Arcigay puntando il dito contro le amministrazioni che avevano concesso il patrocinio e parlando di allarme bufala e di propaganda per spaventare i genitori. Come aveva annunciato, ha partecipato invece l’assessore Anna Maria Lucido che facendosi portavoce delle richieste dei genitori ha contribuito alla realizzazione dell’iniziativa. Alla fine però, più che chiarire i dubbi, la manifestazione si è trasformata in un continuo battibecco tra i partecipanti e si è perfino sfiorata la rissa.

Video realizzato da giornaleisola.it

Sull’iniziativa di ieri sera interviene il consigliere comunale di Capaci Antonio Vassallo che ha partecipato alla manifestazione: “al convegno – dice – è andata in scena un’operazione denigratoria nei confronti del mondo dei docenti. Vogliono far passare il messaggio che gli insegnanti si prestino a certi comportamenti. Ricordo a tutti, che le maestre sono prima di tutto delle mamme che non permetterebbero mai di danneggiare i propri figli e i propri alunni. Quanto è stato detto ieri sera – conclude Vassallo – è falso e non è scritto in nessuna legge”

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