Cinisi. Raid alla Sicily rent car, due uomini nelle immagini

Decine di commenti. Una montagna di solidarietà. Suscita indignazione e rabbia l’intimidazione che ha colpito la Sicily rent car a Cinisi. Ad esprimersi sono semplici cittadini, ma anche le istituzioni. Per tutti, è necessario dimostrare vicinanza ad un imprenditore che ha subito un raid dai chiari connotati. Tra giovedì e venerdì notte della scorsa settimana, qualcuno è entrato all’interno del parcheggio, a pochi metri dallo svincolo dell’autostrada, lungo la statale 113. Poi, ha fatto a pezzi i vetri e ammaccato la carrozzeria delle vetture che la società affitta ai clienti. La telecamera di videosorveglianza ha ripreso due uomini, probabilmente giovani, mentre sono in azione. Ora, le immagini sono a disposizione dei carabinieri della compagnia di Carini che conducono le indagini. La qualità del filmato, però, sembra che lasci a desiderare. Gli autori avevano le idee chiare: colpire l’azienda nel momento di maggior lavoro. L’incursione, infatti, ha reso inutilizzabili le macchine che dovranno essere riparate prima di tornare su strada. Il proprietario della società, Francesco Scalia, ha altre due sedi. Ma, né in quella palermitana né in quella di Catania aveva mai subito fatti del genere. L’imprenditore nega anche di avere ricevuto richieste estorsive. Le modalità di esecuzione, però, sembrano tipiche di chi pretende il pizzo. Al momento, comunque, nulla è escluso. Clienti e amici di Scalia, invece, non hanno dubbi. I post su Facebook parlano di mafia e denunciano il ripetersi di intimidazioni che, in Sicilia, mettono i commercianti con le spalle al muro. E sono davvero in tanti a prendere posizione. Tutti con nome, cognome e foto a testimoniare una sensibilità diversa. Due giorni fa, poi, nell’azienda è arrivato il sindaco, Giangiacomo Palazzolo. Anche se non è certo che il danneggiamento sia avvenuto per fatti legati a Cinisi, “in ogni caso, è avvenuto nel mio paese – dice il primo cittadino – e per questo sento la necessità di stare vicino ad un’impresa sana che, con l’ausilio delle forze del’ordine, non lasceremo sola”. Posizione prende pure la Confcommercio. Il presidente Patrizia Di Dio ha condiviso la notizia e l’immagine di una delle vetture danneggiate, giudicandola “un vile atto intimidatorio e un grave attacco alla libertà e al diritto di impresa!”

Riccardo Salvia

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