Il liquidatore dell’Ato Pa 1, d’accordo con i sindaci, tenta mediazione con Amia

Superata l’empasse del pignoramento avviato da Ecoburgus, per i comuni soci della società d’ambito territoriale ottimale Palermo 1 resta un grosso problema, quello dell’ordinanza del tribunale di Palermo che impone agli enti locali di saldare i debiti pregressi con Amia per l’utilizzo della discarica di Bellolampo dal 2006 al 2012.

In questo caso, sono direttamente i comuni a rischiare, oltre al congelamento dei conti per l’iter di pignoramento avviato, il dissesto finanziario.

L’argomento è stato oggetto di un incontro che il commissario straordinario dell’Ato Palermo 1 Giuseppe Terranova e il liquidatore Antonio Geraci, hanno avuto, lunedì scorso, con l’assessore regionale all’Energia Vania Contraffatto.

Da qui, l’idea di avviare, attraverso la collaborazione degli uffici legali dei 9 comuni interessati dall’ordinanza, una sorta di mediazione da sottoporre alla curatela fallimentare di Amia, per raggiungere un accordo di transazione così come è già stato fatto con la Ecoburgos.

Gli unici enti locali che non sono intaccati da questa ordinanza, sono quelli di Montelepre, Giardinello e Torretta.

L’iniziativa è stata illustrata questa mattina, da Antonio Geraci, ai sindaci di Trappeto, Balestrate, Carini, Isola delle Femmine, Cinisi e Partinico, presenti al tavolo di concertazione.

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