Alcamo. Nuovo incendio su Monte Bonificato, comune presenterà esposto in procura

Nuovo devastante incendio su Monte Bonifato ad Alcamo. Ed ecco tornare momenti di paura già vissuti alla fine di settembre di tre anni fa, quando un ampio versante della montagna alcamese fu distrutto dalle fiamme. Il rogo, sviluppatosi nel primo pomeriggio di ieri da contrada Tre Noci, ha interessato il versante sud-est, estendendosi fino alla contrada San Nicola e mettendo a rischio anche la Riserva naturale Bosco d’Alcamo. Sul posto si sono recati i Vigili del fuoco e gli uomini del corpo Forestale. Si è reso necessario l’impiego anche di tre mezzi aerei (due Canadair e un elicottero) a supporto delle operazioni di spegnimento, effettuando numerosi lanci di acqua. Intorno alle 18 dalla Forestale la confortante notizia che la situazione era quasi del tutto sotto controllo, ma nella notte le fiamme hanno ripreso vigore.
L’esatta entità dei danni è tuttora in corso di quantificazione, il rischio per le zone abitate è stato minimo ma si tratta pur sempre di un episodio che desta indignazione, in considerazione del fatto che non si esclude la matrice dolosa, e che fa tornare una certa preoccupazione anche per il rischio di dissesto idrogeologico. C’è una indagine della Procura che va avanti dal 2007, un fascicolo che ad ogni incendio si è riempito di nuovi atti. Sulla vicenda intervine il segretario regionale di Sel Massimo Fundarò: “il Commissario straordinario, Giovanni Arnone, chieda alla regione che la gestione della riserva naturale “Bosco d’Alcamo” venga tolta alla ormai latitante Provincia regionale di Trapani e venga assegnata al Comune di Alcamo.
Si potrà, così, avviare un progetto di salvaguardia e rilancio della riserva, in collaborazione con le associazioni ambientaliste e culturali ), e dell’apporto tecnico e professionale della Forestale”. Il commissario Arnone dopo aver fatto un sopralluogo con il presidente del consiglio Giuseppe Scibilia, annuncia che presenterà un esposto formale in procura a Trapani.

foto archivio
fonte notizie: Giornale di Sicilia e Alqamah
 

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