Incendio doloso a Partinico, presa di mira la famiglia dell’assessore Pantaleo

Attentato incendiario contro la famiglia di un amministratore di Partinico.

Ignoti, ieri sera, poco dopo le 22, hanno dato alle fiamme la Toyota Yaris intestata alla pediatra Giuseppa Silvana Cacciatore, ma di fatto in uso al marito, Tommaso Pantaleo, avvocato in pensione. I due destinatari dell’inquietante messaggio intimidatorio, sono i genitori dell’assessore comunale Giovanni Pantaleo.

L’utilitaria era parcheggiata sotto la loro abitazione, in via Pergolesi.

Intorno alle 22,30, ignoti malviventi, servendosi di liquido infiammabile, hanno appiccato il fuoco nella parte anteriore dell’autovettura.

A dare l’allarme sono stati i vicini di casa della famiglia Pantaleo, allarmati dai rumori sospetti e dall’esplosione delle gomme della vettura. Gli stessi si sono premurati di gettare acqua sul fuoco in attesa che, sul posto, giungessero i pompieri per completare le operazioni di spegnimento.

Sulla natura dolosa dell’incendio non ci sono dubbi. Sul luogo, infatti, i carabinieri del nucleo radiomobile che seguono le indagini, hanno rinvenuto una bottiglia di plastica, accartocciata dal calore, con residui di liquido infiammabile; lo stesso che, secondo gli inquirenti, è stato versato sull’autoveicolo.

Le fiamme, oltre alla carrozzeria, hanno pure parzialmente lambito il vano motore dell’auto, provocando danni ancora da quantificare.

Sull’episodio, le indagini degli investigatori, ruotano a 360°, anche se, l’ipotesi più accreditata resta quella legata all’attività amministrativa del figlio dei coniugi, l’assessore Giovanni Pantaleo. Sotto la lente d’ingrandimento, infatti, ci sarebbero gli ultimi suoi atti ufficiali, quali una nota di contestazione inviata a parte del personale in servizio a Villa Margherita, additato di negligenza, ma anche i sopralluoghi effettuati recentemente con i caschi bianchi, nelle postazioni dei cassonetti, per verificare il rispetto degli orari di conferimento dei rifiuti; controlli che hanno già fatto scattare una ventina di multe nei confronti di cittadini indisciplinati.

Quindi, non è escluso che i malviventi, con il loro insano gesto, abbiano voluto colpire i suoi affetti più cari per intimidire l’amministratore.

Sulla vicenda l’assessore Giovanni Pantaleo, al momento, preferisce non rilasciare alcuna dichiarazione.

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