Fatta luce sulla rapina di ottobre scorso alla Banca Don Rizzo di Trappeto
Fatta luce sulla rapina alla “Banca Don Rizzo” di Trappeto, messa a segno l’8 ottobre dello scorso anno.
I carabinieri della sezione antirapina del Nucleo Investigativo di Palermo, hanno eseguito due ordini di misure cautelare in carcere nei confronti di due palermitani: Giuseppe Compagno, 29 anni, e Francesco Bevilacqua, 34enne, entrambi pregiudicati e già detenuti per altre vicende.
La rapina venne perpetrata, nell’agenzia del banco di credito cooperativo di via Raffaello Sanzio, da due uomini che, a volto scoperto e con inflessione dialettale “palermitana”, intimarono agli impiegati presenti di consegnare i soldi disponibili in cassa: un bottino, in contanti, di oltre 6.000 euro.
Le indagini avviate dai carabinieri fin dall’immediatezza, si sono basate sia sulla descrizione dei rapinatori che sull’acquisizione delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza. Dalle registrazioni, è stato possibile evincere la natura non occasionale della condotta dei due rapinatori e quindi un’elevata e ben collaudata esperienza degli stessi.
“Uno dei due assalitori – spiegano i carabinieri – è stato ripreso mentre scavalcava con un balzo il bancone della cassa. L’uomo si è così impossessato di una penna che ha puntato alla gola di uno dei cassieri, minacciandolo con la frase: ‘Dammi i picciuli’. Nel frattempo, in agenzia è entrato un secondo giovane rapinatore, con occhiali da vista e vestito con una camicia azzurra a maniche lunghe. Il complice, allo stesso modo, ha scavalcato il bancone posto a separazione tra la zona clienti e le casse ed ha afferrato per la gola uno degli impiegati”.
Grazie a queste immagini, è’ stato poi il confronto fatto con le foto segnaletiche dei rapinatori seriali, ad incastrare definitivamente i palermitani Bevilacqua e Compagno.
