Apparentamenti per il ballottaggio a Carini? I candidati orientati al: “No, grazie”

E’ iniziato, ormai, il conto alla rovescia a Carini per l’atteso e chiacchierato ballottaggio in programma i prossimi 14 e 15 giugno.

Domenica, a mezzogiorno, scade il termine ultimo per le dichiarazioni di apparentamento che i due sfidanti alla poltrona di sindaco, Giovì Monteleone e Gianfranco Lo Piccolo potrebbero decidere di ufficializzare.

Ma, da una prima ricognizione, nessuno dei due candidati sembrerebbero orientati a stringere accordi tecnici ufficiali per garantirsi la vittoria.

Giovì Monteleone, dal canto suo, forte dei suoi 3.832 voti di scarto rispetto ai consenti ottenuti dal suo antagonista, si dice orientato a non scendere a compromessi con le forze penalizzate dal risultato elettorale.

“Sono espressione di una forte coalizione formata da 6 liste elettorali, – dice Monteleone – con punti programmatici e obiettivi specifici che, non intendiamo stravolgere. Ho fiducia su quanti mi hanno sostenuto a primo turno e sono certo che al ballottaggio confermeranno il consenso già espresso”.

Lo sfidante Gianfranco Lo Piccolo, sostenuto dalla civica Carini Pulita e dal Pdr, conscio che un’eventuale apparentamento tecnico, in caso di elezione, non gli garantirebbe comunque il premio di maggioranza, preferisce “dialogare con tutte le forze politiche e sociali presenti nel territorio, ma soprattutto con i cittadini con i quali – afferma – intendo creare un governo di salute pubblica”.

Lo Piccolo, infine, non nasconde di stare cercando di attrarre a sè il largo consenso ottenuto dal Movimento 5 Stelle”.

Queste le dichiarazioni ufficiali dei due candidati a sindaco, ma non è escluso, secondo alcune indiscrezioni, che entrambi siano in grado di chiudere possibili intese sotterranee.

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