Aeroporto. Gesap non rinnova contratto di affitto a Santi Palazzolo, il pasticcere di Cinisi
Entro il 30 settembre Santi Palazzolo, pasticcere di Cinisi, dovrà chiudere la sua attività commerciale nell’aeroporto “Falcone e Borsellino”.
La Gesap, la società che gestisce lo scalo palermitano, non avrebbe rinnovato il contratto d’affitto, all’imprenditore che con la sua denuncia ha fatto arrestare il vicepresidente del cda Roberto Helg che gli aveva chiesto una mazzetta da 100 mila euro per la concessione della proroga di locazione.
La notizia del mancato rinnovo del contratto, è stato diffusa dal sottosegretario all’istruzione Davide Faraone che sulla sua bacheca Facebook scrive: “Dalla gioia per la solidarietà ricevuta allo sconforto il passo è breve. Certe volte a fare cambiare le cose basta una lettera. È quello che ho pensato ieri, quando ho sentito telefonicamente Santi Palazzolo, il pasticciere palermitano che, grazie alla sua denuncia, ha consentito l’arresto di Roberto Helg che gli chiedeva una mazzetta per ottenere il rinnovo di un contratto di locazione. Sono rimasto spiacevolmente colpito: dalla soddisfazione per il sostegno della cittadinanza per la sua prova di coraggio, che avevo visto in lui quando l’ho incontrato subito dopo la denuncia, è passato all’abbattimento. Entro il 30 settembre dovrà chiudere la sua pasticceria dentro l’aeroporto di Palermo. Palazzolo –afferma Faraone- mi ha letto al telefono una lettera che la Gesap gli ha mandato. In questa lettera gli viene comunicato che non potranno prorogargli il contratto di locazione, proroga per la quale Helg gli aveva chiesto la mazzetta. Il contratto è scaduto il 28 febbraio di quest’anno, il 2 marzo Helg è stato arrestato, l’indomani si sarebbe dovuto tenere il Cda, con punto 9 all’ordine del giorno “Approvazione della proroga per pasticceria Palazzolo e Siciliarte”. Adesso lo stesso Cda, che aveva reputato legittimo che il punto 9 fosse all’ordine del giorno, sostiene che non può essere concessa la proroga perché il contratto è scaduto. Mi auguro –prosegue Davide Faraone- che la Gesap voglia tornare sui suoi passi. Così rischia di passare un messaggio devastante: un cittadino onesto per vedersi garantiti dei diritti deve pagare mazzette o altrimenti gli si fa abbassare la saracinesca una volta per tutte? La Gesap deve chiarire la sua posizione e cambiare una decisione che appare incomprensibile. Non si può dire a chi con coraggio fronteggia la corruzione che la sua azione non vale nulla e che anzi, pagando, avrebbe ottenuto di più e meglio. Che segnale è per chi decide di ribellarsi e denunciare? Questo messaggio –conclude Faraone- è intollerabile”.
“Non c’è nessun caso Palazzolo, nei confronti del quale il Consiglio di amministrazione ha espresso la sua considerazione rispetto all’applicazione delle regole di trasparenza, pubblicità e non discriminazione, su un argomento così delicato, oggetto di attuali indagini da parte dell’autorità giudiziaria”. È’ quando afferma al quotidiano “La Repubblica”, Dario Colombo, amministratore delegato della società di gestione dell’aeroporto di Palermo Falcone Borsellino. “All’imprenditore è stata data una proroga tecnica e sta operando senza soluzione di continuità fino a quando verrà aggiudicata la sub concessione definitiva. Siamo certi – conclude Colombo – che Santi Palazzolo, a cui va il nostro apprezzamento per il coraggio dimostrato nel denunciare, non è alla ricerca del privilegio per ciò che ha fatto. Anzi, vogliamo pensare che rispetti molto la nostra decisione, che punta a ristabilire le regole della sub concessione degli spazi aeroportuali”.