Rinnovato nella Chiesa della Collegiata di Monreale l’antico rito della “Calata dei Veli”

Rinnovato nella Chiesa della Collegiata di Monreale l’antico rito della Calata dei Veli.

Questa celebrazione trae origine da una tradizione iniziata nel XVI secolo dall’Arcivescovo Venero che, per salvaguardare la devozione al Crocifisso aveva disposto che la sua immagine fosse coperta tutti i giorni dell’anno, pena la scomunica, ad eccezione dei primi venerdì del mese, i venerdì di Quaresima, il venerdì Santo, il 26 aprile, anniversario della dedicazione della cattedrale, e in occasione della visita di personaggi illustri.

Con il passar del tempo tale prescrizione perse rigidità e, negli ultimi anni, il simulacro rimane sempre esposto alla pubblica devozione. Soltanto durante i venerdì di Quaresima viene celato alla vista per essere riscoperto durante la “Calata”.

I veli di seta ricamati raffigurano l’orto degli Ulivi, la flagellazione, la coronazione di spine, l’Ecce Homo, Cristo e il Cireneo. Infine un velo nero riporta la scritta Expiravit.

Questa tradizione, mantenutasi per secoli, era stata accantonata, ma poi è stata ripresa negli ultimi anni per opera del rettore del Santuario, don Giuseppe Salamone, cui va il merito di avere studiato a fondo il rito codificato dal Venero e di aver fatto emergere alcune curiosità di grande interesse culturale e teologico, per mantenere viva questa lunghissima e suggestiva cerimonia, molto sentita dai fedeli.

La scopertura dei veli che richiamano la Passione è stata accompagnata dalla lettura di salmi, passi del Vangelo e da canti.

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