Ore cruciali per il futuro del servizio idrico in 42 comuni del palermitano

I disagi riscontrati in diversi comuni in parte sono rientrati ma la soluzione per garantire la continuità del servizio idrico in provincia di Palermo è ancora in alto mare. Domani sarà una giornata cruciale per il futuro della gestione dell’acqua. Dopo il rimpallo di responsabilità tra Regione, comune di Palermo e Amap, quest’ultima dovrebbe iniziare ad occuparsi anche delle reti in provincia.

Il condizionale è più che mai d’obbligo in questi caso visto che negli ultimi giorni i colpi di scena non sono mancati, con l’assessore Vania Contraffatto che aveva dichiarato che Amap non era più nelle condizioni di gestire il servizio, salvo poi essere smentita dalla stessa società che si era detta disponibile con alcune condizioni. Tra queste una deroga sui depuratori fuori legge che però non può essere accolta. Ma si sarebbe trovato un escamotage per marcare la differenza di responsabilità rispetto alla precedente gestione. Per quanto riguarda l’aspetto economico, la Regione ha messo a disposizione 6,4 milioni di euro. Soldi che andranno ai comuni che li dovranno restituire nel giro di alcuni anni. A meno che non vogliamo investirli in Amap.

Domani scade l’affitto del ramo di azienda e senza una soluzione certa i lavoratori che da novembre sono senza stipendio, saranno licenziati. Alcuni di loro nonostante non abbiamo più nessun titolo per effettuare le manovre, hanno affiancato i comuni per garantire l’apertura delle condotte e l’erogazione dell’acqua.

Oggi intanto ci sarà un nuovo vertice in prefettura per fare il punto della situazione. Un aspetto poco discusso in questa travagliata vicenda riguarda i depuratori che da una settimana sono stati abbandonati con il rischio di gravi conseguenze ambientali.

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