Emergenza acqua, rubinetti a secco in numerosi comuni

Ancora nel caos la gestione del servizio idrico nei 42 comuni del palermitano prima gestiti dalla fallita Aps. Il servizio fino a due giorni fa era stato garantito attraverso l’Ato idrico e doveva passare nella gestione dell’Amap, ma lo scontro tra la Regione e la società palermitana ha fatto saltare le trattative con la conseguenza che fino a questo momento le reti idriche non sono gestite da nessuno e gli ex dipendenti di Aps non hanno alcun titolo per aprire le condotte. Disagi da ieri in quasi tutti i comuni dove i cittadini sono rimasti a secco. L’Ato idrico avrebbe inviato una nota alle amministrazioni scrivendo che i comuni se vogliono, possono fare richiesta per effettuare le manovre attraverso i propri dipedenti.
A Partinico il sindaco Salvo Lo Biundo ha firmato un’ordinanza per istituire l’unità di crisi che attraverso gli operai comunali garantirà l’erogazione dell’acqua. “La Regione non sa cosa fare, viviamo in uno stato di assoluta incertezza” dice l’assessore Giovanni Pantaleo. “Grazie al coordinamento con l’assessore Diego Campione e i vigili urbani in questi giorni riusciremo a garantire il servizio”.

Disagi anche a Carini. “Gli impianti sono abbandonati” dice il sindaco Giuseppe Agrusa “attendiamo disposizioni”. Ad Isola Delle Femmine il sindaco Stefano Bologna informa che ha chiesto all’Ato idrico il supporto di un dipendente per aprire le condotte. Situazione simile anche a Montelepre, dove però l’erogazione potrebbe riprendere da domani. Non vivono i disagi invece i cittadini che risiedono nei comuni di Giardinello , Borgetto, Terrasini e Cinisi che gestiscono le reti in maniera diretta.

Oggi è previsto un incontro convocato dall’assessore regionale Vania Contraffatto per trovare una soluzione. Ieri il presidente Rosario Crocetta aveva parlato della possibilità di affidare il servizio ad Eas.

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