Ancora rubinetti a secco, il comune corre ai ripari

E’ stato un fulmine a provocare guasti irreparabili alle pompe di sollevamento dei pozzi Pelato, Adragna e Sofia di Carini, determinando una seria crisi idrica nella maggior parte del territorio comunale.

Circa l’80% della popolazione, nel week-end, è rimasto con i rubinetti a secco, e i disagi proseguiranno anche nei prossimi giorni.

Il vicesindaco Marcello Lentini, dopo aver chiesto alla Provincia Regionale di Palermo, attualmente responsabile dell’Ato idrico, di provvedere alla sostituzione dei motori rimasti irrimediabilmente bruciati dalle scariche elettriche atmosferiche di qualche notte fa, avendo ricevuto un diniego, ha provveduto ad emanare un ordinanza.

In pratica, l’amministratore, con il provvedimento d’urgenza firmato, si è sostituito all’Aps, società in liquidazione che ha finora gestito il servizio idrico anche a Carini, stanziando 50 mila euro per l’acquisto delle nuove pompe di sollevamento e la relativa installazione che verrà effettuata da una ditta esterna.

Conseguentemente, il Comune di Carini, invierà alla Provincia Regionale di Palermo la fattura delle spese sostenute per la compensazione.

“I nuovi motori – dice il vicesindaco Lentini – sono già stati ordinati e sono attesi per mercoledì. Tempo permettendo, la sostituzione dovrebbe avvenire già giovedì mattina, per cui, il servizio di erogazione dell’acqua, nelle aree interessate dal problema, non potrà essere ripristinato prima di venerdì prossimo. Anche perché, si dovranno attendere i tempi utili per far riempire nuovamente le vasche di approvvigionamento”.

Marcello Lentini, si scusa con i cittadini per gli innumerevoli disagi provocati dai guasti in corso , invitandoli a “pazientare per qualche giorno ancora”.

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