Emergenza rifiuti, si apre uno spiraglio a Carini. Spazzatura in fiamme a Cinisi

Si apre un piccolo spiraglio a Carini per l’emergenza rifiuti che da settimane ormai ha ridotto il territorio in una discarica a cielo aperto. Il sindaco Giuseppe Agrusa ha deciso di affidare il servizio di raccolta in via temporeanea e per tre giorni ad una ditta privata, l’Agesp, che si sostituirà all’Ato che negli ultimi giorni ha mandato pochi mezzi per rimuovere le centinaia di tonnellate di spazzatura presenti nel territorio. A soffrire di più sono le zone periferiche. Nei pressi dell’autostrada, solo per citare una situazione, c’è una discarica chilometrica di immondizia non raccolta da tempo. L’intervento della ditta privata che dovrebbe iniziare da oggi, non servirà però a fare uscire la cittadina dall’emergenza. Sarà data priorità al centro urbano per evitare che l’immondizia crei disagi alla circolazione.

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Non va meglio la situazione a Cinisi, dove ignoti ieri sera hanno incendiato la spazzatura in via Santa Croce. Una nube tossica di fumo ha coperto in pochi minuti tutto il centro abitato del paese creando problemi ancora più gravi per la salute e l’ambiente. Situazioni simili si ripetono giornalmente in quasi tutti i paesi del palermitano.
Intanto ieri nella sede dell’Ato rifiuti a Cinisi si è svolta una riunione sulla situazione delle retribuzioni ai dipendenti. L’incontro si è concluso con un nulla di fatto poiché erano presenti soltanto gli amministratori di Balestrate, Trappeto e Torretta. I dipendenti rivendicano lo stipendio di dicembre con tredicesima e temono per le retribuzioni di gennaio. Le organizzazioni sindacali confermano dunque lo stato di agitazione che potrebbe sfociare nello sciopero. Un’ipotesi che metterebbe tutti i comuni in ginocchio con il blocco totale della raccolta.

Dalla Regione infine non c’è nessuna notizia sulla possibile proroga degli Ato in scadenza tra due giorni. Sempre giorno 15 scade il mandato del commissario straordinario Francesco Lombardo.

foto Cinisionline

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