Omicidio Concetta, lettera al presunto uxoricida in carcere: i carabinieri denunciano una donna
E’ stata una donna ad inviare in carcere la lettera anonima a Salvatore Maniscalco, accusato di aver ucciso e distrutto il cadavere della moglie Concetta Conigliaro scomparsa da San Giuseppe Jato lo scorso 9 aprile.
Nella missiva c’era scritto “Se non dici la verità, ci saranno conseguenze per la tua famiglia”.
A fare luce sulla vicenda i carabinieri della stazione di San Cipirello, che hanno stretto il cerchio attorno alla nipote di Vincenzo Caltagirone, il settentunenne arrestato insieme al figlio Antonino perché considerati coinvolti nel delitto Conigliaro. L’anziano si trova ai domiciliari ed è proprio la nipote ad assisterlo.
Le indagini hanno consentito di scoprire che la lettera minatoria era stata spedita dalla filiare postale di San Cipirello.
Interrogata dai militari, la donna ha confessato le proprie responsabilità ed è stata denunciata per minacce gravi.
Maniscalco in un interrogatorio ha inguaiato il cugino Antonino Caltagirone, accusandolo di aver distrutto col fuoco il cadavere della moglie Concetta Conigliaro