Mafia, dure le motivazioni della condanna a Mercadante

Sono durissime le motivazioni della sentenza con cui la Corte d’appello di Palermo, nel marzo scorso, ha inflitto 10 anni e 8 mesi a Giovanni Mercadante, radiologo ed ex parlamentare regionale di Forza Italia. “Il ruolo di rilievo assunto da Mercadante nell’ambito di Cosa Nostra, proprio sfruttando il proprio formale status di incensurato e di persona insospettabile, gli ha concesso di beneficiare di un lungo periodo di impunità, durante il quale egli ha stabilizzato il proprio rapporto con l’organizzazione mafiosa, ottenendone in cambio l’appoggio per la sua ascesa professionale e politica, così raggiungendo posizioni di primo piano nella vita pubblica siciliana” si legge tra le motivazioni della sentenza.
Parente dello storico boss di Prizzi Tommaso Cannella, l’ex parlamentare era accusato di essere stato medico di fiducia delle cosche e punto di riferimento dei boss nel mondo della politica. Di lui parlarono i collaboratori di giustizia Nino Giuffrè, Angelo Siino e Giovanni Brusca.

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