Alcamo. Voto di scambio, duro scontro tra il senatore Gianrusso (M5S) e il sindaco Bonventre

Un’interrogazione parlamentare firmata dai 40 senatori del Movimento 5 Stelle per conoscere i motivi per cui non si è ancora proceduto al riconteggio delle schede elettorali delle elezioni comunali di Alcamo del 2012.
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa lo scorso mese di giugno ha dato il via libera alla verifica delle preferenze in 35 sezioni. “Il CGA – dichiarano i senatori 5 stelle – ha delegato il Prefetto di Trapani ad effettuare il controllo delle schede, assegnando il termine del 30 settembre 2014 per riferire sull’esito ed ha rinviato il procedimento all’11 dicembre 2014. Genera preoccupazione la lunghezza dei tempi giudiziari di verifica anche in occasione di procedimenti elettorali, urgenti per legge; “Questo fatto è ancora più grave se accade in terra di mafia – dichiara Michele Gianrusso, primo firmatario dell’interrogazione – dove tutti adesso dicono sottovoce che Bonventre sarebbe coperto e godrebbe di protezioni altolocate che gli consentirebbero di proseguire il suo illegittimo mandato, malgrado la magistratura ritenga la sua elezione gravemente viziata dai brogli. Ma vi è di più – dichiara ancora Gianrusso. Il giudice amministrativo ha ordinato una verifica dei voti da oltre un mese incaricando di questo la prefettura ed il funzionario a ciò preposto, invece di precipitarsi a verificare il rispetto delle legge, ha pensato bene di andare in ferie”. Secondo i firmatari dell’interrogazione inoltre “autorevoli funzionari del Comune di Alcamo darebbero per certa una richiesta di proroga da parte del prefetto.” Nel documento i 40 Senatori del M5s chiedono dunque di sapere: “se il presidente del consiglio e il ministro dell’interno, siano a conoscenza di quanto esposto.”
L’ipotesi è che il risultato definitivo delle elezioni sia diverso, rispetto a quello conosciuto che vide vincitore al ballottaggio il sindaco Sebastiano Bonventre sostenuto da 7 liste civiche di centrosinistra. Mentre Niclo Solina sostenuto dalla lista Abc, che si fermò a 39 voti di scarto, denunciò presunti brogli alla procura. Nel frattempo i magistrati avviarono due inchieste giudiziarie che ruotano intorno all’accusa di voto di scambio. Tra gli indagati c’è l’ex senatore del Pd Nino Papania. Non si fa attendere la replica del sindaco Bonventre che si dice disgustato e amareggiato per le parole di Gianrusso: “in uno stato di diritto la giustizia viene esercitata nella sedi preposte e si esprime con le sentenze. Non rispondo in merito al voto di scambio perché al di la’ della posizione rispettabile della Procura di Trapani questo episodio e’ tutto da dimostrare e ciò avverrà in una aula di tribunale in data già fissata e mi permetto di far notare come comunque il sottoscritto non sia neppure indagato nella vicenda. Ritengo altamente lesiva della mia dignità umana, professionale e politica, ogni accostamento alla mafia e, nel dubitare che il sen. Giarrusso saprà difendersi evitando di cautelarsi adducendo prerogative parlamentari indicando anche chi siano le personalità altolocate che mi proteggono, annuncio sin da ora querela per diffamazione. Il sen. Giarrusso – prosegue il sindaco – potrà facilmente verificare l’esistenza di intercettazioni telefoniche operate dalla DIA di Palermo ove soggetti inseriti nell’organigramma mafioso invitano espressamente a non votare per la mia coalizione bensi’ per quella del mio avversario nel turno di ballottaggio. E se poi volesse ancora studiare le genealogie di alcuni candidati delle liste a me contrapposte e approfondire alcune loro attività professionali capirebbe forse di avere perso una ottima occasione per tacere. Il mio operato va valutato sui fatti. Potrò anche non essere capace – dice Bonventre – ma credo di aver sempre agito al di sopra di ogni interesse personale. Posso garantire di non essere legato ad alcuna poltrona e non resterei un istante di più in caso di documentata presenza di voto di scambio, anche perché nella vita di tutti i giorni, nella mia professione di medico e docente universitario, e’ difficile per fortuna avere a che fare con persone come il sen. Giarrusso che fanno della sterile propaganda oggetto di pseudoverità.”

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