Borgetto. Sequestro Licari, lesi i diritti di Bommarito, l’avvocato fa ricorso alla Corte Europea

Pecoraro, legale di Vincenzo Bommarito, il giovane di Borgetto in carcere da sette anni e condannato all’ergastolo per il sequestro e la conseguente morte del possidente partinicese Pietro Michele Licari, rapito il 13 gennaio del 2007 e trovato morto dopo un mese, dentro ad un pozzo nelle campagne di San Cipirello. L’avvocato Pecoraro dopo aver presentato istanza per la revisione del processo per il suo assistito, in attesa di conoscere la data dell’udienza, sta preparando un ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’uomo, quelli di Vincenzo Bommarito secondo il suo legale, sarebbero stati lesi. A favore della tesi difensiva, oltre alle lettere inviate a Bommarito da Giuseppe Lo Biondo -il giovane di San Cipirello reo confesso dell’orribile vicenda che è costata la vita a Pietro Michele Licari-, nelle quali chiede scusa al borgettano per averlo tirato in ballo, c’è pure la consulenza del professore Roberto Cusani, docente universitario di Ingegneria delle Telecomunicazioni dell’Università della Spienza di Roma. L’esperto contraddice la “prova regina” del processo, l’analisi delle “celle” cui si agganciavano i telefonini e che avrebbe dimostrato la presenza di Bommarito nei luoghi del sequestro, più o meno all’ora in cui Licari venne prelevato dai suoi rapitori. Nulla di più falso seconda la perizia del professore Cusani e del suo team di esperti che avrebbero dimostrato che Vincenzo Bommarito, quella sera si trovava nella zona di Alcamo Marina, e quindi lontano dal luogo del rapimento. Il giovane infatti aveva litigato con la fidanzata e girava in macchina nella speranza di incontrarla. L’avvocato Cinzia Pecoraro si è rivolta anche ad un noto criminologo per analizzare il caso con nuove tecniche forensi. Da segnalare ancora, la ricostruzione fornita da Vincenzo Bommarito al suo legale, che lo ricordiamo ne ha assunto la difesa dopo che il Tribunale di Palermo ha condannato il giovane all’ergastolo. Bommarito ha raccontato alla Pecoraro particolari su i suoi movimenti della sera del 13 gennaio 2007, dichiarando che quel sabato si sarebbe fermato in due bar, uno nel centro di Partinico, l’altro a Balestrate. L’avvocato Pecoraro invita i gestori o chi si trovava lì, a fare uno sforzo con la memoria e se dovessero ricordare che il giovane sia passato da quelle parti, di farsi avanti, perchè rappresenterebbe un’importate testimonianza. A sostegno di Vincenzo Bommarito, che potrebbe non essere colpevole, è nato nei mesi scorsi un comitato civico, per sensibilizzare da un lato l’opinione pubblica su una condanna all’ergastolo che potrebbe rivelarsi ingiusta, dall’altro arrivare al cuore di chi può essere a conoscenza di qualche particolare utile a dimostrare la presunta innocenza di Vincenzo Bommarito

1 thought on “Borgetto. Sequestro Licari, lesi i diritti di Bommarito, l’avvocato fa ricorso alla Corte Europea

  1. nella speranza che la giustizia sia veramente giusta, nel rispetto di tutti i protagonisti di questa triste vicenda e dei loro familiari, aspettiando l’esito di tutte le indagini in corso, intanto vorrei vedere Vincenzo in giro per il paese o meglio nelle sue campagne a vivere quella vita che viveva tutti i giorni sin da piccolo, casa e lavoro e famiglia, una persona per bene per quel che mi riguarda…. in una nazione dove la gente esce ed entra dalle galere per pluriomicidi accertati non vedo il motivo per cui un giovane deve rimanere dentro in attesa che sia veramente accertata la situazione .. lo Stato gli sta rubando la Vita e nessuno gli ridarà indietro questi anni neppure noi che siamo di sostegno…

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