Caso Mignano – Inghilleri. Procura chiede l’archiviazione per la morte di Giuseppe e Francesca

Solo una fatalità, un tragico incidente e, la Procura di Palermo chiede al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di archiviare il caso sulla morte di Giuseppe Mignano, il 25enne di Borgetto e di Francesca Inghilleri, quattro anni più piccola, di Partinico. I due ragazzi hanno perso la vita sulla scogliera di Terrasini, in un triste lunedì sera, il 3 settembre del 2012. A causare il decesso di Giuseppe e Francesca sarebbe stato un incidente, probabilmente una frana del costone roccioso di Cala Rossa, almeno questa è la tesi del procuratore aggiunto Maurizio Scalia e del sostituto Rita Fulantelli sulla scorta di una perizia geologica, che però non ha stabilito con certezza se il crollo sia avvenuto proprio il 3 settembre. Sarà però il Gip a decidere se archiviare il caso come incidente o ordinare nuove indagini. L’autopsia sui corpi dei due giovani aveva satabilito che Giuseppe e Francesca erano morti nello stesso istante e che le ferite sui loro corpi erano compatibili con l’urto contro la scogliera e la caduta in mare. Nessuno dei due poi, aveva assunto alcool o droga, così come certificato dagli esami tossicologici. Durante le indagini furono analizzati i tabulati telefonici, le immagini riprese dalla telecamera del chioschetto di Piazzetta degli Innamorati a Terrasini, poco distante dal luogo dove si trovavano Giuseppe e Francesca. Non sarebbe però emerso nulla che potesse sostenere la tesi di un omicidio. Ci furono infatti dei sospetti sull’ex convivente della ragazza (dal quale aveva avuto una bambina) ma il giovane non fu mai iscritto nel registro degli indagati, il fasciolo è sempre stato a carico di ignoti. Giuseppe Mignano e Francesca Inghilleri si conoscevano da poche settimane, l’incontro era avvenuto al Pam Pam di Trappeto, di proprietà del fratello di Mignano. Quel lunedì sera, come hanno raccontato gli amici, era la prima volta che i due si vedevano fuori dal locale. Purtruppo fu anche l’ultima.
fonte: Giornale di Sicilia

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