Carini, audizione commissione attività produttive su vertenza Ansaldo Breda
Alla fine, dopo il diniego di Ansaldo Breda, la terza commissione alle attività produttive dell’Ars, questa mattina, si è riunita nei nuovi locali del Suap dell’area industriale di Carini, per discutere la vertenza dei 164 lavoratori del locale stabilimento del gruppo Finmeccanica. Gli operai rischiano, già da metà novembre, data ultima per la consegna di una commessa assegnata da Trenitalia per il revamping di 70 carrozze ferroviarie, di andare incontro ad ammortizzatori sociali che spesso si rivelano l’anticamera del licenziamento. La commissione parlamentare presieduta da Bruno Marziano ha incontrato i dipendenti di Ansaldo Breda, i rappresentanti sindacali. Presenti all’audizione, tra gli altri, l’assessore alle attività produttive del comune di Carini Monia Arizzi, i deputati regionali Giancarlo Cancelleri, Claudia La Rocca e Matteo Mangiacavallo. Rilanciare il sito produttivo a cui vanno garantite nuove commesse anche in virtù delle progettualità esistenti sull’ammodernamento della rete ferroviaria in Sicilia, per gli intervenuti è possibile ma i governi nazionale e regionale devono fare la propria parte, interagendo con l’azienda che sembra più interessata ad investire altrove. I sindacati sono sul piede di guerra. Sulla vertenza Ansaldo Breda Fiom Cgil, Uilm
e Fim Cisl sono pronti a fare le barricate. Non intendono subire l’ennesimo smantellamento di uno dei fiori all’occhiello dell’area industriale di Carini, come già avvenuto per l’Italtel. Le condizioni per mantenere lo stabilimento che produce materiale rotabile ci sono tutte e le sigle sindacali dicono di non essere disposti ad accettare false promesse. Annunciano la mobilitazione e già la prossima settimana, faranno sentire la propria voce alla Prefettura di Palermo affinchè l’allarme lanciato oltrepassi lo stretto di Messina e giunga all’attenzione del governo nazionale.
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