Palermo. Gesip: Orlando scrive ai dipendenti, mentre la Digos li perquisisce

Lettera aperta del sindaco di Palermo Leoluca Orlando ai 1.805 dipendenti della Gesip, la societa’ partecipata del Comune in liquidazione. ”Con i tre decreti di Protezione civile, l’ultimo durante l’amministrazione del commissario Latella, e’ stata decisa in modo irrevocabile la cessazione di tutte le attivita’ della Gesip – scrive Orlando – ‘Quei provvedimenti hanno deciso la fine della societa’, ma non hanno individuato alcuna soluzione per garantire i lavoratori ne’ per dare servizi alla citta’ e ai cittadini. Sono stati la conseguenza della decisione politica della precedente amministrazione, che ha tolto la Gesip e i suoi servizi dal bilancio comunale, condannando la societa’ ad una lenta agonia”. ”Oggi tutta la citta’ ha capito quanto i servizi resi dai lavoratori Gesip – prosegue – fossero e siano ancora necessari e importanti. Oggi tutta la citta’ ha capito che l’azienda Gesip era un carrozzone burocratico mangiasoldi, che andava chiuso ma che i suoi servizi vanno garantiti, garantendo anche il reddito dei lavoratori – si legge ancora nella lettera – Grazie all’impegno di tutti, abbiamo individuato finalmente gli strumenti che, dalle prossime settimane, permetteranno ai dipendenti di ritornare al lavoro – conclude – e avere un reddito”. intanto per martedi’ prossimo e’ previsto un nuovo incontro con il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, i vertici dell’Inps, la Regione siciliana e il Comune di Palermo. ”Illustreremo il nostro piano e subito dopo incontreremo nuovamente i sindacati per passare definitivamente al programma di ripresa del lavoro”, conclude Orlando. E intanto ieri la polizia ha perquisito le abitazioni di una decina di dipendenti della Gesip alla ricerca di armi ed esplosivi: gli inquirenti sospettano che, come avvenne gia’ in occasione delle scorse comunali, ci fosse un piano per realizzare un blitz di protesta ai seggi organizzato per le elezioni che si svolgeranno domenica e lunedi’ prossimi. I dipendenti sotto inchiesta sono stati individuati nelle ultime manifestazioni di protesta per essersi distinti per atti particolarmente violenti.

Fonte: agenzie di stampa

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