Capaci. Intascava banconote degli utenti, condannato dipendente delle Poste

Si sarebbe appropriato di migliaia di euro di clienti e correntisti. Da anni lavorava allo sportello dell’ufficio di Capaci. Sottraeva di tanto in tanto, banconote di 50 e 100 euro.
Ieri, è arrivata la condanna a 2 anni e 6 mesi per peculato inflittagli dai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Palermo. Lui è Francesco Consiglio, 52 anni, arrestato nel dicembre 2010 dai carabinieri con l’accusa di furto aggravato, falso materiale commesso da incaricato di pubblico servizio e peculato.
La vicenda è venuta fuori quando una risparmiatrice che era andata a riscuotere i buoni fruttiferi, ha notato che gli interessi erano inferiori rispetto a quelli che aveva incassato in precedenti operazioni. La donna ha così informato i Carabinieri della locale stazione che in collaborazione con la direzione delle Poste hanno smascherato l’impiegato che approfittava dei malcapitati clienti per sottrargli indebitamente somme di denaro. I militari hanno piazzato delle micro camere di videosorveglianza che hanno filmato il momento in cui l’impiegato, alla fine della giornata di lavoro, dopo aver effettuato la chiusura della cassa, nascondeva somme di denaro per poi conservarle nel proprio portafogli. Dopo l’arresto, a giugno del 2011 Francesco Consiglio era stato scarcerato grazie al suo avvocato Valentina Aronica, che aveva evidenziato un vizio di forma. Oggi è arrivata in primo grado la condanna per l’uomo. Ma non è stato possibile quantificare l’ammontare del denaro rubato agli utenti della Posta.

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