SPORT/CALCIO Il Palermo travolto a Bologna, Gesperini, ci mette del suo. Adesso la classifica preoccupa.

di Federico Orlando.
Peggio che a Roma, questo è certo, malgrado l’opinione di Gasperini, a Bologna oltre ai gol ci sono state pure le espulsioni e la figuraccia al cospetto dell’Italia del Calcio, per cui il Palermo oggi è la squadra più indiziata alla retrocessione. Purtroppo è la verità, tecnicamente questa è una rosa tra le più scarse del campionato, dato confermato ed accentuato dalle scelte dell’allenatore che indubbiamente ci sta mettendo del suo. Le colpe di Gasperini sono evidenti, ma comunque giustificate dal fatto che lui è arrivato a campionato iniziato ed ha trovato calciatori che non aveva scelto e probabilmente non adatti al suo modulo. Quindi la responsabilità principale è da addebitare alla società che per l’ennesima volta ha cambiato in corsa accentuando le già gravi carenze tecniche dell’organico. A Bologna finalmente è apparso chiaro a tutti che la scelta di utilizzare Donati da difensore è stata disastrosa, in tanti però la avevano avallata probabilmente per il fatto che in una linea di difensori scarsi tecnicamente, Donati è l’unico che riesce ad uscire palla al piede, ma questo non significa che ha i numeri del difensore. Ieri infatti le sue lacune sono state evidenti così come le sue responsabilità. Sul gol di Gilardino che ha lasciato libero di girarsi, sul primo rigore causato da un suo incredibile fallo di mano ed anche sul terzo gol sul quale insieme a Jukani ha combinato un pasticcio. Non sono stati i primi gol subiti per errori di Donati difensore, quelli di Bologna, probabilmente però sono stati i più clamorosi. Le altre scelte di Gasperini, che stanno accentuando le lacune della squadra, sono anche quella di insistere su Ilicic, sempre più inutile alla manovra ed apparentemente anche svogliato, quella di puntare ciecamente su Garcia, limitato tecnicamente e tatticamente, così come su Jukani che di fenomeno non ha assolutamente nulla tanto da meritare l’assoluta fiducia. Gasperini inoltre continua a sostituire Brienza malgrado sia sempre il migliore in campo, anche a Bologna lo ha messo fuori per far posto a Labrin, una mossa senza logica che ha avuto conseguenze disastrose. La squadra, tral’altro, pecca anche di personalità che dovrebbe essere impartita dall’allenatore. Poi sorge spontaneo chiedersi, che fine ha fatto Giorgi che dopo un gol era stato, esageratamente, definito il nuovo fenomeno rosanero? Perchè non si tiene conto del giovane Viola, Viola considerati i limiti tecnici dei centrocampisti titolari? Sono interrogativi che palesano l’assoluta confusione del mister, giustificata ma pericolosa perchè la classifica adesso si è fatta pesante ed i prossimi impegni per questa squadra sembrano proibitivi.

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