OPERAZIONE THE END. 41 BIS PER I FRATELLI VITALE. SCARCERATI LO BIUNDO E GIAMBRONE

Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha firmato il decreto di applicazione del regime di 41 bis (il cosiddetto carcere duro) nei confronti di Leonardo e Giovanni Vitale, rispettivamente di 24 e 28 anni, figli del capomafia detenuto Vito che, secondo gli inquirenti, avrebbero assunto la guida del mandamento di Partinico. A chiedere l’applicazione della misura di 41 bis era stata nei giorni scorsi la Direzione distrettuale antimafia di Palermo a seguito dell’operazione “The end” che ha portato all’arresto di 23 tra boss e loro affiliati. Tra questi sono stati scarcerati per insufficienza di prove Antonio Lo Biundo 30 anni di Partinico ed Antonino Giambrone 32 anni di Borgetto. Mentre soltanto ad uno al momento sono stati concessi gli arresti domiciliari, si tratta del borgettano Salvatore Lamberti di 79 anni perchè la legge prevede che agli ultrasettantenni possano essere concessi gli arresti a casa. Il blitz dello scorso 30 novembre ha interessato i comuni di Partinico, Borgetto e Balestrate, paesi considerati importanti crocevia tra le province di Palermo e Trapani, che negli ultimi anni sono stati al centro di una faida tra famiglie mafiose rivali. Le intercettazioni dell’operazione “The end”, hanno svelato il nuovo organigramma della mafia, retto dai fratelli Vitale che gestivano il racket e il traffico delle sostanze stupefacenti nel territorio, coadiuvati da una serie di uomini tra nuove leve e vecchi mafiosi. Leonardo e Giovanni Vitale si sarebbero dati da fare, scegliendo i fiancheggiatori e organizzando una rete di fidati messaggeri. Uno di questi, per l’accusa è Roberto Pitattesi, ritenuto un personaggio di spicco della famiglia di Balestrate, un altro è Daniele Salvaggio che avrebbe avuto l’incarico di reinvestire nel traffico di droga, i soldi incassati con le estorsioni, e poi ancora Elviro Paradiso, Gianfranco Brolo, Francesco Alfano e Alfonso Bommarito quest’ultimo gestore insieme ad Alessandro Arcabascio della Edil Village s.r.l., la ditta dove gli imprenditori erano costretti dai taglieggiatori ad acquistare il cemento a 7 euro in più rispetto al prezzo del mercato. Chi ha cercato di sottrarsi a questa imposizione –mette in luce l’inchiesta- è diventato vittima di ritorsioni spesso eseguite col fuoco. A Balestrate poi, gli inquirenti attraverso le cimici hanno anche scoperto che “tutti pagavano il pizzo e che tutti stavano zitti”. E proprio nella cittadina marinara, il neonato movimento Fronte antimafia all’indomani dell’operazione “The end” ha tappezzato i muri di manifesti che invitano gli imprenditori e i commercianti a denunciare i mafiosi e ribellarsi al racket. Nei volantini c’era scritto “I mafiosi sono merde, non avere paura, non sei da solo, denunciali”. La carriera degli eredi del capomafia di Partinico sarebbe stata benedetta direttamente da Vito Vitale in carcere al 41 bis.

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