RIFIUTI. L’ARS APPROVA LA NUOVA RIFORMA. PER GIACOMO PALAZZOLO “NON RISOLVERA’ NULLA”

No ai termovalorizzatori, 65% di raccolta differenziata entro i prossimi cinque anni, maggiori responsabilità per Comuni e Province, sanzioni per gli enti locali inadempienti e premi per chi invece riuscirà a rispettare tempi e obiettivi: la riforma sulla gestione integrata dei rifiuti è stata approvata ieri all’Assemblea Regionale Siciliana. Oggi il voto definitivo.
La gestione dei rifiuti passa dai 27 Ato alle 10 Srr (società di regolamentazione del servizio di raccolta), una per ogni provincia più una società per le isole minori.
Maggiore autonomia per Province e Comuni in materia di gestione integrata dei rifiuti. Istituzione del piano regionale di gestione dei rifiuti che, tra i vari punti, detta lo stop ai termovalorizzatori, fissa gli obiettivi sui livelli di raccolta differenziata e definisce i piani di bonifica delle aree inquinate. Gli obiettivi approvati per la raccolta differenziata sono del 20% entro il 2010, 40% entro il 2012 e 65% entro il 2015. 
Commissariamento degli Ato in caso di mancata istituzione delle autorità d’ambito, mancata adozione del piano d’ambito, mancata approvazione dei bilanci o mancato espletamento delle procedure per l’affidamento del servizio. Il periodo di commissariamento degli Ato sarà di sei mesi, rinnovabili una volta soltanto. 
Controllo da parte dell’U.r.e.g.a. (l’ufficio regionale per l’espletamento di gare per l’appalto di lavori pubblici) dell’attività delle S.r.r.
Stop all’assunzione di nuovo personale per i prossimi tre anni e garanzia di assunzione soltanto per i dipendenti vincitori di concorso. Nella fase di transizione dai 27 Ato alle dieci S.r.r., tutte le assunzioni fatte per chiamata diretta e senza concorso pubblico dopo il 2007 saranno ritenute nulle.
“Non cambierà nulla, la riforma degli Ato in Sicilia è un operazione politica” E’ critico il presidente dell’ambito territoriale Palermo 1 sulla riforma dei rifiuti approvata all’Ars. “La nostra società – dice – è in regola con le assunzioni, non ci saranno esuberi”
INTERVISTA TELEFONICA

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