PROCESSO CARTHAGO. RICUSATO IL GUP LORENZO MATASSA, IN ABBREVIATO

Un’iniziativa disciplinare nei confronti del giudice Lorenzo Matassa sarà sollecitata dal consiglio dell’Ordine degli avvocati di Palermo. Lo ha deciso un’affollatissima assemblea della Camera penale, che oggi ha discusso quanto avvenuto nell’udienza del 15 marzo scorso davanti al Gup che si occupa del processo Carthago contro la mafia di Partinico e Borgetto, e che vede alla sbarra 17 presunti boss dei due comuni ad alta densità mafiosa. Matassa è stato ricusato dopo avere espresso alcuni giudizi su quanto riferito dai difensori e dallo stesso Pm nel corso del processo che si svolge colo rito abbreviato per 9 degli imputati. Ieri l’assemblea degli avvocati ha giudicato “irrituali e gravi” le affermazioni del Gup: “sono lesive della dignità, della figura e del ruolo dell’avvocato, nei cui confronti si é pericolosamente proceduto a sovraesposizioni inaccettabili”. Il documento approvato oggi dall’assemblea sarà inviato al consiglio dell’Ordine degli avvocati, al consiglio giudiziario e al Csm. Intanto ieri, si sono concluse nel troncone dell’abbreviato, le arringhe difensive. I legali dei 9 imputati hanno chiesto per tutti l’assoluzione. Il 30 marzo prossimo è prevista la replica dei pm Francesco Del Bene ed Anna Maria Picozzi e successivamente le eventuali repliche della difesa. I giudici dopo si ritireranno in camera di consiglio per decidere le sentenze di condanna, che sono state già avanzate qualche settimana fa dai pubblici ministeri che hanno chiesto pene per 77 anni di carcere per i 9 imputati che hanno scelto di essere giudicati col rito abbreviato. I due pm hanno chiesto 15 anni per Gaspare Bacarella e per Salvatore La Puma, la pena piu’ alta, altri 12 anni sono stati chiesti per Nicolo’ Salto. Nove anni chiesti per Francesco D’Amico, 6 anni ciascuno per Giuseppe Bacarella, Andrea D’Arrigo, Giuseppe D’Amico e Antonino Salto, quest’ultimo figlio di Nicolo’ Salto. Tutti di Borgetto. La pena piu’ bassa, 2 anni, e’ stata chiesta dai magistrati per il partinicese Nunzio Tocco. Le sentenze di condanna sono dunque attese per fine marzo. Concluso il troncone dell’abbreviato, cominceranno le udienze per gli altri 8 imputati del processo Carthago che hanno scelto di essere giudicati col rito ordinario. Alla sbarra l’ex latitante e boss di Altofonte Domenico Raccuglia, catturato a Calatafimi il 15 novembre del 2009, alla vigilia dell’inizio del processo; Salvatore Corrao, Alessandro Salto, Santo Musso, Pietro Brugnano, Giuseppe Giambrone, Francesco Nania ed Antonino Nania. Il processo si svolgerà davanti la seconda sezione del tribunale di Palermo, presieduta da Bruno Fasciana. L’accusa sarà rappresentata dal pubblico ministero Francesco Del Bene. Si sono costituiti parte civile al processo Carthago, i Comuni di Borgetto e Partinico, la provincia regionale di Palermo, Confindustria Sicilia e Addiopizzo.

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