EMERGENZA RIFIUTI. CASSONETTI IN FIAMME NEL COMPRENSORIO. CARINI E ISOLA DA OGGI SCARICANO A BELLOLAMPO

Sono una decina gli interventi che i vigili del fuoco del distaccamento di Partinico hanno eseguito nella notte, fino alle prime luci dell’alba di oggi, per spegnere roghi innescati in diverse postazioni di cassonetti del comprensorio, completamente invase da rifiuti. 7 incendi si sono sviluppati solo a Partinico in diverse zone del paese: in via Benevento, sulla statale 113 all’altezza della rotonda per Alcamo e nei pressi del ristorante Millennium, in contrada Rakali, nella via Vecchia di Valguarnera, in contrada cicala e in via Carlo Alberto Dalla Chiesa. I pompieri sono stati allertati anche per un incendio che ha interessato una piazzola della via circonvallazione di Montelepre, all’altezza del bivio per Carini. Alte lingue di fuoco hanno mandato in cenere una montagna di rifiuti. Le fiamme, appiccate da ignoti, si sono propagate nelle adiacenti campane in plastica della raccolta differenziata dei rifiuti facendo sprigionare una nube di fumo nero nauseabondo. Infine, un’altro rogo ha interessato una postazione di Borgetto, ed esattamente in via Vecchia. Sembra un bollettino di guerra, ma in realtà, è la conseguenza dell’emergenza rifiuti che, dopo l’ennesima chiusura della discarica di Partinico, ha messo nuovamente in ginocchio 10 comuni del comprensorio letteralmente invasi dai rifiuti. Già, perchè i sindaci di Carini e di Isola delle Femmine da questa mattina conferiscono la spazzatura nell’impianto di Bellolampo. A questa problematica, si aggiungono le numerose difficoltà dei vigili del fuoco del distaccamento di Partinico, più volte denunciate alle autorità competenti. Il malfunzionamento dell’idrante di Via Matteotti ha costretto i pompieri a rifornirsi d’acqua nelle postazioni di Balestrate, Trappeto e Città del Mare, allungando notevolmente i tempi di intervento. Stanotte, infatti, per far fronte alle numerose segnalazioni è stato necessario fare intervenire anche una squadra di Palermo. Da tempo, il capodistaccamento dei vigili del fuoco di Partinico, Franco Giangrande, chiede al sindaco Salvo Lo Biundo e all’Aps di montare un’impianto di rifornimento idrico nella fonte di pozzo Ramo, ma ad oggi nulla di fatto. Se la situazione persiste, infatti, sarà necessario – fanno sapere – scrivere al primo cittadino di Partinico in forma di denuncia. Intanto, all’orizzonte, non sembrano esserci soluzioni immediate per riaprire la discarica di contrada Baronia Provenzano. Il Presidente della società d’ambito territoriale ottimale Palermo 1 ha chiesto al sindaco di Partinico e al Presidente della Provincia Regionale di Palermo di firmare una nuova ordinanza per consentire alla ditta Rigenera 60 giorni di tempo per consegnare i documenti richiesti dalla Regione e nel frattempo mettere in funzione l’impianto di tritovagliatura per trattare i rifiuti in entrata in discarica. “Purtroppo – dice Giacomo Palazzolo – tutti interpretano le leggi a modo proprio e a questo punto serve solo il buon senso da parte di tutti. I nostri paesi non possono restare invasi dai rifiuti. La discarica di Partinico – aggiunge – ha i requisiti minimi per la tutela ambientale, quindi può essere riaperta, mentre le strade dei nostri comuni questi requisiti non esistono assolutamente e ciò è molto grave. Da un lato – conclude Giacomo Palazzolo – si intende rispettare la legge, ma dall’altro si commettono altri abusi a discapito delle norme igienico-sanitarie di cui ogni sindaco dovrebbe tenere conto”.
Mentre sulla riapertura della discarica di Partinico prosegue il balletto delle competenze, il sindaco di Carini Gaetano La Fata e il suo collega di Isola delle Femmine Gaspare Portobello, hanno ottenuto, dall’Amia, l’azienda municipalizzata palermitano di igiene ambientale, l’autorizzazione a conferire i rifiuti nell’impianto di Bellolampo. La Fata, per risanare il proprio territorio dall’emergenza igienico sanitaria dichiata vernerdì scorso dal dirigente locale dell’Asp, ha firmato il contratto con Amia sabato sera, impegnando complessivamente 120 mila euro dalle casse comunali. Queste somme serviranno a pagare le ditte esterne per l’affitto degli automezzi e a rendicontazione pure l’Amia in base al peso dei rifiuti conferiti. Il personale in servizio, però, è sempre quello dell’Ato Rifiuti Palermo 1 coordinato dai dirigenti della Servizi Comunali Integrati. La cifra – tiene a precisare il sindaco La Fata – sarà chiaramente detratta dai trasferimenti dovuti alla società d’ambito territoriale ottimale” con cui, peraltro, è in corso un contenzioso per altre somme che a suo avviso l’ente locale non può riconoscergli per il mancato rispetto del piano industriale. “Sono stato costretto – dice La Fata – a seguire questo percorso alternativo. La situazione è drammatica e il mio interesse, in questo momento, è pulire il paese. Qualora dovesse riaprire la discarica di Partinico, tutto tornerebbe come prima, ma intanto non potevo permettermi di restare impassibile di fronte all’emergenza rifiuti che stava mettendo in ginocchio le periferie e il centro abitato della mia città. Gli operai della servizi comunali integrati con i mezzi in affitto sono al lavoro già da questa mattina. Grazie a questo provvedimento, infatti, non è stato necessario ricorrere alla chiusura delle scuole o ad altre iniziative preventive per scongiurare il pericolo di infezioni, temute soprattutto dai cittadini che sabato notte, probabilmente in preda al panico, hanno dato alle fiamme alcune postazioni di cassonetti nella zona Peep e a Piano Agliastrelli. Entro domani, a Carini, la situazione dovrebbe tornare alla normalità. Lo stesso dicasi per Isola delle Femmine, dove il sindaco Gaspare Portobello ha impegnato 20 mila euro per rimuovere gli ammassi di rifiuti che si sono riaccumulati nella cittadina balneare. Il primo cittadino di Isola tiene a sottolineare, che né il contratto firmato oggi con Amia e quindi questo impegno di spesa, non inficerà il trasferimento della rata mensile dovuta alla società d’ambito per garantire gli stipendi ai lavoratori.

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