PARTINICO. PROTESTA EX DIPENDENTI COOPERATIVA IRRIGUA JATO

Hanno spento i motori di sollevamento della diga Jato e chiuso le pompe che erogano l’acqua al Comune di Palermo e agli enti locali del partinicese. L’iniziativa, per protesta, è dei 13 ex operai della cooperativa irrigua Jato, in teoria assorbiti dal Consorzio di Bonifica Palermo 2, ma di fatto mai realmente assunti dai vertici dell’ente che però, dopo aver chiuso i battenti degli uffici di Partinico, si sarebbero adesso premurati a licenziarli. Ma il sit-in di protesta avviato dai lavoratori che temono per il proprio futuro occupazionale ha provocato la reazione dei dirigenti dell’Amap che gestiscono il depuratore di contrada Cicala a Partinico. Non vedendo arrivare acqua all’impianto, si sono recati alle pompe di sollevamento della diga Jato per verificare di persona i motivi della mancata erogazione. Dopo un battibecco con i manifestanti che gli hanno impedito di accedere agli impianti, l’Amap ha allertato carabinieri e polizia che giunti sul posto hanno intimato gli operai a riaprire l’acqua, pena il rischio di denuncia penale. Le stesse forze dell’ordine hanno informato della protesta il Prefetto di Palermo Giancarlo Trevisone che si è impegnato ad aprire un tavolo di confronto tra i manifestanti e il Consorzio di Bonifica Palermo 2. I PARTICOLARI NEL TG

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