ITALIANI RAPITI IN MAURITANIA

C’è una nuova rivendicazione di Al Qaida nel Maghreb islamico del rapimento della coppia di italiani in Mauritania. In un comunicato pubblicato su internet con data 30 dicembre compaiono anche tre foto: due dei documenti d’identità del carinese Sergio Cicala e della moglie, e una della coppia. La pubblicazione della nuova rivendicazione è stata resa nota dal Centro americano di sorveglianza dei siti estremisti islamici.
Una delle tre foto ritrae Cicala, 65 anni, e la moglie, di 39, originaria del Burkina Faso ma di nazionalità italiana, inginocchiati e circondati da cinque uomini armati. Nel comunicato l’Aqmi afferma che “il rapimento è avvenuto quando il governo di Silvio Berlusconi sostiene le guerre in Afghanistan e in Iraq e sostiene la ‘crociata’ contro l’islam”.
Il braccio di Al Qaida nel Maghreb, aggiunge Site, “precisa che se la famiglia degli ostaggi e il popolo italiano tengono alla sicurezza di Cicala e della moglie, devono fare pressioni sul loro governo perché dia seguito alla sua richiesta”.

Una prima rivendicazione dell’Aqmi era giunta il 28 dicembre attraverso il canale satellitare Al Arabiya, che aveva diffuso un messaggio audio e una foto in cui Cicala appare in un sito desertico insieme alla moglie (il volto e le mani della donna sono
oscurati artificialmente) e stringe tra le mani il suo passaporto chiuso, mostrandone la copertina.
FONTE. AGENZIE STAMPA

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