ALCAMO. CONS. COM. SU MODIFICA NORMA “BENI CONFISCATI”

Il Consiglio Comunale di Alcamo presieduto da Franco Rimi, ha approvato un ordine del giorno dove si formula la richiesta al Parlamento Nazionale, in particolare alla Camera Dei Deputati, di modificare l’articolo 2, comma 18 che prevede “l’introduzione della possibilità di vendita dei beni confiscati alle mafie” poiché ciò comprometterebbe in maniera rilevante e irreparabile l’impianto legislativo di contrasto alla mafia che ha nella confisca dei beni, nella loro inalienabilità e nel loro utilizzo per le finalità sociali, uno degli strumenti più efficaci di lotta alla criminalità organizzata.
Il Consesso Civico alcamese chiede inoltre di potenziare l’applicazione della Legge 109/96, istituendo l’Agenzia per i beni confiscati.
Il Consiglio durante il dibattito in Aula ha espresso tutta la propria preoccupazione per l’introduzione della norma, che diventerebbe fonte di assoluta incertezza nell’utilizzo dei beni confiscati e modificherebbe l’utilizzo attuale che è, esclusivamente a fini sociali, direttamente da parte dello Stato e del Terzo Settore.
Occorre incrementare gli sforzi nella lotta alla criminalità organizzata e alle mafie che operano sul territorio –si legge in una nota- e sottrarre, in maniera definitiva, alle organizzazioni criminali gli ingenti patrimoni accumulati grazie alle attività illecite, mentre l’eventuale vendita di un bene confiscato significherebbe una nuova possibilità di acquisto da parte dei precedenti proprietari mafiosi.
Quindi il Consiglio –conclude la nota- esprime il proprio auspicio perché il Parlamento Nazionale sappia trovare le modalità con cui sostenere e facilitare la trasformazione dei beni confiscati in segni tangibili di legalità e giustizia, come oggi faticosamente avviene grazie alla legge 109/96.

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