ATO RIFIUTI. BOCCIATO DAI COMUNI SICILIANI IL DECRETO DI RIFORMA

Bocciato dai Comuni Siciliani il decreto di riforma degli Ato, sottoposto al loro parere dal governo regionale. Nella Conferenza regionale delle autonomie locali riunita a palazzo d’Orleans, i sindaci hanno dato parere negativo a un’iniziativa legislativa che, sostengono, coprirebbe il buco di circa 400 milioni di euro attingendo al fondo per le autonomie locali. Gli esponenti del governo presenti alla riunione hanno ricordato che l’amministrazione regionale, dal 2006 ad oggi, ha anticipato 114 milioni di euro agli Ato rifiuti prelevandoli dal fondo di rotazione degli stessi Ato e 270 milioni di euro circa a titolo di anticipazione ai Comuni, ai sensi dell’articolo 11 della legge regionale numero 6 del 2008. Il governo aveva investito della questione Ato rifiuti l’Assemblea regionale siciliana, presentando un disegno di legge. Ma il provvedimento è stato esitato negativamente dalla quarta commissione legislativa dell’Ars. Alla riunione erano presenti gli assessori regionali Gaetano Armao all Presidenza, Caterina Chinnici (Famiglia, Politiche sociali e Autonomie locali) e Mario Milone (Territorio e Ambiente). Armao, delegato ad affrontare la questione Ato rifiuti, di concerto con gli assessori Chinnici e Milone, ha illustrato lo schema del decreto del presidente della Regione che prevedeva, tra le altre cose, la riduzione degli Ato dagli attuali 27 a 9, piu’ un eventuale decimo Ato per le isole minori.

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