VILLAGRAZIA. DOPO 15 ANNI LUCE SUL DELITTO MONACHELLI-LUCCHESE

Nel pomeriggio del 21 novembre 1994, a Villagrazia di Carini, una telefonata anonima fece scoprire due cadaveri carbonizzati. I corpi erano quelli di Filippo Romano Monachelli e della moglie Elena Lucchese. L’uomo, un 34 enne, aveva problemi di droga. A riportare alla luce la vicenda è oggi il quotidiano “La Repubblica” che da notizia di una svolta definitiva nell’indagine sull’omicidio. Ad uccidere fu Natale Romano Monachelli, fratello di Filippo e cognato di Elena, che è stato arrestato venerdì scorso a Stoccolma, dove si era rifugiato 15 anni fa, portando con se il nipote rimasto orfano e dove ha aperto un ristorante “Piazza Italia”. La chiave di lettura è stata fornita agli investigatori da un pentito Angelo Fontana, ex boss del mandamento di Resuttana, “Per gli omicidi del ’94 dovete cercare a Stoccolma. Lì vive l’assassino. Lì si è rifugiato dopo aver ucciso il fratello e la cognata. Ora sta allevando l’orfano come un padre” aveva detto. Dell’assassino però il pentito si ricordava solo il nome: Natale. L’uomo però, quando ancora viveva in Sicilia era accusato di essere un trafficate di droga vicino a Cosa Nostra. Il collaboratore di giustizia Fontana, si è ricordato di Monachelli e di quel misterioso omicidio solo nel gennaio scorso.

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