PALERMO. TERRASINESE ARRESTATA PER SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE.

È stata condannata ad oltre due anni di reclusione Maria Grazia Piombo per sfruttamento della prostituzione. La donna, pregiudicata classe 1947, originaria di Terrasini, domiciliata a Palermo in via Arcangelo Leanti, era ricercata da circa 10 giorni. I primi precedenti penali di Maria Grazia Piombo, risalgono agli anni ’80, per vari reati, poi la donna è stata segnalata e condannata più volte per reati legati al mondo della prostituzione. Tuttavia le pene inflitte sono sempre state inferiori ai tre anni, perchè beneficiaria della sospensione della pena. Nel 2002 poi è stata denunciata per sfruttamento della prostituzione e nel 2007 condannata dal Tribunale di Palermo per scontare la pena di due anni ed un mese di reclusione. Facendo ricorso si è arrivati alla dichiarazione di inammissibilità della Cassazione il 05 giugno u.s. che ha confermato per intero la condanna. Ad arrestare la donna sono stati i carabinieri della stazione Palermo centro, dopo un lungo periodo di appostamenti. L’attività di indagine scaturisce nel 2002 a seguito di alcuni annunci pubblicati su un noto quotidiano della città nel quale si pubblicizzavano incontri. I clienti, dopo aver contattato il numero telefonico, parlavano con una donna che li invitava al terzo piano di un appartamento in via M. Amari, dove avrebbero potuto consumare un rapporto sessuale a pagamento. All’interno dell’appartamento si sospettava l’avvicendarsi di ragazze di colore dedite alla prostituzione. Ipotesi questa confermata quando, a seguito di un irruzione nell’appartamento, la polizia giudiziaria ha trovato una ragazza 36 enne di origine dominicana, la quale ha dichiarato che si prostituiva nell’abitazione messa a disposizione da Maria Grazia Piombo, che veniva consegnato alla donna l’intero ricavato, quantificato in 100 euro per ogni prestazione sessuale, da cui veniva detratto il 50% e che la padrona di casa metteva a disposizione il cellulare su cui si ricevevano le telefonate dei clienti. Infine la ragazza dominicana ha dichiarato che a volte era la stessa signora Piombo a rispondere al telefono, a prendere gli appuntamenti e a dare indicazioni ai clienti. Adesso Maria Grazia Piombo si trova nella casa circondarile “Pagliarelli”, a disposizione dell’autorità giudiziaria, dove dovrà scontare la pena di due anni e un mese di reclusione.

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