MAFIA.

Circa una cinquantina magistrati, che dal ’92 ad oggi hanno indagato sulle stragi di mafia, sono sotto scorta anche se da tempo trasferiti in uffici, anche piccoli, del Nord. Lo dice il procuratore generale di Caltanissetta, Giuseppe Barcellona, confermando che l’allarme era stato lanciato dall’ex capo della procura nissena, Giovanni Tinebra, oggi procuratore generale a Catania. In un’intervista al Giornale di Sicilia, Barcellona spiega che “il Csm ha revocato, in linea con l’allerta, il trasferimento a Caltanissetta di magistrati a particolare rischio”. Il Procuratore generale si dice “nettamente contrario” al trasferimento alla procura nissena di Ilda Boccassini: “E’ inopportuno – osserva – che a condurre indagini che potevano dare luogo ad esiti completamente diversi da quelli a suo tempo accertati, fossero gli stessi magistrati che erano pervenuti alle prime conclusioni”. Quanto alle dichiarazioni del pentito Spatuzza sulla strage di via D’Amelio, il magistrato afferma che “hanno per oggetto un solo episodio, per altro preliminare alla strage”. Barcellona, infine, parla delle dichiarazioni di Massimo Ciancimino sulla ipotetica trattativa Stato-mafia: “Tutto quello che dice – afferma – lascia perplessi, seppure alcune cose siano state riscontrate. Queste rivelazioni provengono da una persona assai equivoca, di modesto spessore culturale, che probabilmente sarà strumentalizzata da qualcuno”.

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