MAFIA. CHIESTE CONDANNE PER IL CLAN DI TORRETTA

Si è svolto davanti alla V sezione del tribunale di Palermo il processo nei confronti di Gaspare Caravello, Benedetto Dragotta, Francesco Spinelli e Andrea Licata, accusati di far parte del mandamento di Passo di Rigano- Boccadifalco e della famiglia mafiosa di Torretta e per i quali il pm Antonio Altobelli ha chiesto un totale di 24 anni. Per Gaspare Caravello, imputato per associazione mafiosa, è stata chiesta la pena più alta, di otto anni. Secondo gli inquirenti, Caravello sarebbe stato il punto di riferimento per la gestione degli interessi economici delle due famiglie. Sei anni, invece, per Benedetto Dragotta, ex capo ufficio tecnico del Comune di Torretta, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa perchè avrebbe favorito gli interessi delle cosche nell’aggiudicazione e nella concessione di appalti e servizi pubblici. Stessa pena chiesta anche per l’ imprenditore Franceso Spinelli, che si sarebbe fatto intestare alcuni terreni appartrenenti, in realtà, ai boss Angelo e Antonino Pipitone. Infine, il pm ha chiesto la pena di quattro anni di reclusione per Andrea Licata, un architetto che avrebbe presentato e firmato progetti voluti da Dragotta. Al processo si sono costituiti parte civile: l’associazione Sos impresa, difesa degli avvocati Fausto Amato e MariaLuisa Martorana; gli Industriali della Provincia di Palermo e l’associazione Pio La Torre, assistiti dall’avvocato Ettore Barcellona; il comitato Addio Pizzo e la Fai difesi dagli avvocati Salvatore Caradonna e Salvatore Fiorello; Confcommercio assistita dall’avvocato Fabio Lanfranca e la Provincia di Palermo con l’ avvocato Concetta Pillitteri. Per le conclusioni dei difensori si dovrà aspettare la prossima udienza che è stata fissata per il 7 luglio.

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