MAFIA. SEI BOSS A GIUDIZIO PER IL SEQUESTRO DEL PICCOLO DI MATTEO

Il gup di Palermo Daniela Troja ha rinviato a giudizio sei mafiosi per il sequestro del piccolo Giuseppe Di Matteo, avvenuto il 23 novembre del 1993. Altri tre imputati hanno scelto invece il rito abbreviato. Sotto processo davanti alla prima sezione della Corte di Assise, a partire dal 26 ottobre, ci saranno Giuseppe Graviano, Matteo Messina Denaro, Gaspare Spatuzza, Luigi Giacalone, Francesco Giuliano e Salvatore Benigno. Rito abbreviato, davanti allo stesso gup, per Benedetto Capizzi, Cristofaro ‘Fifetto’ Cannella e Cosimo Lo Nigro. Si tratta di esponenti della cosca di Brancaccio, che ebbero un ruolo nelle fasi iniziali del rapimento, e del boss latitante Messina Denaro, che come capo del clan di Castelvetrano (Trapani), fu invece coinvolto in un secondo momento quando il ragazzino venne trasferito dai suoi carcerieri nel Trapanese. Il processo e’ nato da una serie di dichiarazioni di collaboratori di giustizia, non utilizzate in altri procedimenti gia’ definiti con sentenze passate in giudicato. A queste dichiarazioni, si sono aggiunte le ammissioni di Spatuzza. Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito Mario Santo Di Matteo, fu ucciso e sciolto nell’acido il 10 gennaio del a 1996.

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