Terrasini, il comune condannato a pagare 2 milioni per Torre Alba

La Corte d’Appello di Palermo ha condannato il comune di Terrasini a pagare due milioni di euro per l’occupazione di Torre Alba. La struttura storica infatti sarebbe di proprietà privata e negli anni passati è partita una lunga battaglia legale tra il municipio e i proprietari.
E’ una torre di difesa costiera costruita nella seconda metà del 1500 che sorge nella zona di Cala Rossa. Faceva parte un tempo del sistema di Torri di avvistamento costiere della Sicilia a scopo difensivo. Era in collegamento visivo infatti, ad est con la Torre Mulinazzo e ad ovest con la Torre di Capo Rama.
I privati in particolare contestano l’occupazione della struttura e dell’area circostante che da tanti anni è utilizzata dal comune per manifestazioni e spettacoli. E adesso chiedono il conto: 2 milioni a titolo di acquisizione e utilizzo dal 2002 fino ad oggi. In caso contrario, il bene tornerà ai proprietari come disposto da una precedente sentenza del Tar che nel 2013 imponeva al comune di prendere una decisione: acquisirlo o restituirlo.
Allora il municipio liquidò circa 47 mila euro a titolo di esproprio. Una cifra considerata esigua dai proprietari che attraverso i propri avvocati hanno continuato la battaglia a suon di carte bollate fino alla sentenza di pochi giorni fa della Corte d’Appello.
Una somma non indifferente per le casse del comune di Terrasini. L’amministrazione Maniaci che guida l’ente da due anni, si confronterà nei prossimi giorni con la politica locale e gli uffici per decidere il da farsi.

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