Acqua, 35 comuni firmano il passaggio con Amap

Sono 35 i comuni ad aver firmato ieri per affidare temporaneamente il servizio idrico integrato, una volta di Aps, all’Amap di Palermo. A darne notizia è il commissario dell’Ato Manlio Munafò. “Abbiamo trasmesso all’Amap l’atto di affidamento temporaneo e provvisorio per la gestione del servizio nel territorio di 35 comuni ex Aps – spiega Munafò – è stato un bel lavoro di squadra e rappresenta un ulteriore passo verso la soluzione prospettata dall’amministrazione regionale, dal presidente Crocetta e dal comune di Palermo, con l’affidamento del servizio a una società totalmente pubblica con l’esperienza necessaria in tema di servizi idrici integrati”.

In sette sono rimasti fuori dall’accordo e adesso dovranno gestire il servizio in proprio, anche se i comuni più grossi (come Cefalù, Bagheria e Partinico) hanno tutti aderito. Nel comprensorio, avrebbero aderito tutti i comuni che prima erano gestiti da Aps. Ed eccezione di Cinisi e Terrasini, che invece già nei mesi scorsi avevano ottenuto dalla Corte d’Appello la restituzione delle reti e gestiscono il servizio in maniera diretta.

Il prossimo passo toccherà all’Amap che dovrà accettare il servizio, forte delle somme stanziate in Finanziaria e che dovranno essere girate dall’Ato. “Amap dovrà ufficialmente accettare e stipulare il contratto di affitto con la curatela per i lavoratori e poi si procederà alle formalità di rito”, aggiunge Munafò.

“Non abbiamo ancora ricevuto nulla – dice la presidente di Amap Maria Prestigiacomo – appena il documento arriverà lo analizzeremo, vedremo se rispecchia quanto avevamo chiesto e se ci sono i soldi della Regione. Poi l’operazione si potrà fare”.

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