Carini, vandali in azione sul lungomare: staccati i cestini porta rifiuti

Mentre operai comunali sono al lavoro per riparare al parco Claudio Domino l’ennesimo danno provocato da un’incursione vandalica,   i cestini porta rifiuti della raccolta differenziata collocati sul lungomare, cono stati staccati dal loro alloggio e lasciati per terra. L’ennesimo atto incivile che fa andare su tutte le furie il sindaco di Carini Giovì Monteleone: “Tutti chiedono telecamere e vigili ad ogni angolo di strada – afferma il primo cittadino: ce ne vorrebbe uno ogni 100 metri a Carini.  Vandalismo , genitori e famiglie  inadeguate, mancanza di civismo, omertà, disprezzo della cosa pubblica caratterizzano il nostro territorio e  scoraggiano ogni iniziativa che tende al recupero di spazi degradati per restituirli alla convivenza civile”. Non si da pace il sindaco  Monteleone di fronte a questi episodi. “Nonostante il servizio di raccolta  rifiuti differenziati porta a porta, un servizio domiciliare di ritiro ingombranti e un centro di raccolta comunale si buttano rifiuti ovunque. Si smantellano recinzioni dei parchi gioco  subito dopo che erano state tutte restaurate e dipinte”.

 In un parco giochi hanno  rotto tutti i rubinetti subito dopo che erano state installate le fontanelle con l’acqua . Distrutti tutti i cestini dei rifiuti differenziati, e hanno scritto con le bombolette sui giochi. Al Parco Sofia, dove si è consumata la tragedia con la morte del piccolo Gabriele Conigliaro,  le recinzioni vengono continuamente divelte, mentre l’insegna e i giochi vengono presi a colpi di pietra e vandalizzati. Monumenti vengono imbrattati con vernici spray, i doppi vetri delle porte e finestre del palazzetto dello sport  di Villagrazia prese a pietrate e mazzate e l’impianto elettrico vandalizzato, aiuole della villetta di Piazza Vittoria diventano ricettacolo di rifiuti da parte di ragazzi e giovanotti incivili e maleducati. “È un continuo intervenire – dice ancora il primo cittadino – per riparare aggiustare, togliere il degrado per poi l’indomani riapparire : una lotta impari di fronte a un diffuso vandalismo, con dispersione di soldi ed energie che vengono tolti e distolte  da altre necessarie manutenzioni. 

Manca il senso dell’appartenenza, l’amore per il proprio territorio.

Per tutto e ovunque si chiede la telecamera di Videosorveglianza: abbiamo delegato all’occhio elettronico la nostra vista umana.  Ormai siamo essere ciechi, sordi, muti quando viviamo la realtà , ma diventiamo fotografi , loquaci e critici dietro una comoda tastiera di fronte a un monitor e nel chiuso delle nostre stanze. Non per questo dobbiamo rassegnarci: dobbiamo uscire , gridare, sbracciarci e lottare per riconquistare il nostro territorio i nostri spazi , frequentandoli – conclude il sindaco di Carini – e non lasciarli liberi ai devastatori ,figli maleducati di madri e padri indegni e immaturi. Il territorio è di tutti quelli che lo viviamo”.

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