Terrasini, funerali Angelo Giammanco, don Cannella: “basta morti bianche”

“Basta alle morti bianche che flagellano il nostro paese a causa del mancato rispetto delle norme di sicurezza, i responsabili dovranno renderne conto, non solo alla giustizia terrena, ma soprattutto a quella divina”. Questo il monito lanciato nell’omelia da don Renzo Cannella, l’Arciprete di Terrasini che ieri in Chiesa Madre ha celebrato i funerali di Angelo Giammanco, l’operaio edile di 67 anni deceduto lo scorso 27 agosto a Cinisi, cadendo da un’impalcatura del cantiere in cui lavorava per ristrutturare una palazzina di via Venuti. Alle esequie, nel rispetto delle normative anticovid, hanno preso parte familiari, parenti ed amici della vittima. Angelo Giammanco era conosciuto da tutti in paese come un gran lavoratore dai sani principi morali. La sua tragica fine ha scioccato l’intera comunità. Sul fronte giudiziario, dopo l’autopsia che da una prima ispezione cadaverica sembra escludere l’ipotesi del malore improvviso, si è in attesa dei risultati degli esami istologici dei tessuti prelevati dalla salma e di quelli tossicologici di rito. Entro 60 giorni dovrebbe essere depositata la relazione del medico legale incaricato dalla procura, la professoressa Stefania Zerbo che ha assistito all’autopsia così come il medico di parte Manfredi Rubino incaricato dall’avvocato Aldo Ruffino che, insieme ai colleghi Paolo Grillo e Gaspare Sassano, rappresenta legalmente la famiglia Giammanco. Nell’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Palermo, per la morte dell’operaio risultano indagati Gabriele Finazzo e Antonino Lupo; il primo è il rappresentante legale della ditta che stava eseguendo i lavori nella palazzina di via Vwenuti, l’altro è il proprietario dell’edificio che ha commissionato gli interventi di ristrutturazione. L’ipotesi più accreditata dagli inquirenti, al momento è che Angelo Giammanco possa essere caduto a causa delle cattive condizioni dell’impalcatura. L’operaio edile è morto sul colpo. La caduta da 9 metri di altezza non gli ha lasciato scampo. Angelo Giammanco, inoltre, pare che non avesse alcun contratto di lavoro. Era in attesa dell’agognata pensione. A luglio scorso aveva fatto richiesta. Ma personalmente non potrà mai beneficiarne.

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