Terrasini-Nuova Iside, 3 indagati a giudizio immediato per evidenza della prova

Il Gip Alfredo Montalto ha disposto il giudizio immediato per tre dei 4 indagati nell’ambito dell’inchiesta sull’affondamento del motopesca della marineria di Terrasini Nuova Iside, costato la vita a Giuseppe, Matteo e Vito Lo Iacono.

Accogliendo la richiesta avanzata dal Sostituto Procuratore Vincenzo Amico, il Gip ritiene di avere evidenza della prova per poter procedere immediatamente al processo contro il comandante della petroliera Vulcanello Gioacchino Costagliola, napoletano di 47 anni, il terzo ufficiale Giuseppe Caratozzolo, 27 anni di Palmi e  il timoniere romeno Mihai Jorascu.

Tutti erano stati arrestati l’11 febbraio scorso, insieme all’armatore Raffaele Brullo che fini’ ai domiciliari poi revocati, perché accusati di avere provocato l’affondamento del peschereccio Nuova Isidee per avere poi cercato di occultare le prove.

L’armatore dell’Augusta Due srl Raffaele Brullo, a differenza di Costagliola, Caratozzolo e Jorascu,  resta indagato e seguirà un percorso giudiziario ordinario perché l’unico attualmente a piede libero.

Si tratta di un’importante svolta giudiziaria attesa dai familiari delle vittime.

Stando all’inchiesta della procura di Palermo, nella tarda serata del 12 maggio dell’anno scorso la Vulcanello avrebbe speronato il Nuova Iside provocandone l’affondamento e con esso la morte dell’equipaggio. Gli inquirenti hanno accertato che dalla petroliera, che ha proseguito la sua navigazione verso Vibo Valentia senza nemmeno rallentare la sua marcia, non ci sarebbe stato nessun tentativo di soccorrere i tre marinai.

Le evidenze della prova, infatti, riguardano in particolare le accuse contestate a Costagliola, Caratozzolo e Jorascu che, in conorso tra loro avrebbero governato la navigazione della petroliera Vulcanello in spregio alle elementari regole di prudenza provocando la sommersione del motopesca della marineria di Terrasini e di conseguenza la morte del comandante del Nuova Iside, il 26enne Vito Lo Iacono, di suo padre Matteo di 53 anni e del cugino Giuseppe di 34 anni.

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