Carini, sindaco su firmopoli e crisi politica: «Maggioranza resta»

“Riponiamo piena fiducia nei confronti della Magistratura”: è il commento del sindaco di Carini Giovì Monteleone al rinvio a giudizio, tra gli altri, del suo assessore Valeria Gambino per la vicenda ‘firmopoli’ delle amministrative del 2015 (presunte firme false per la presentazione di alcune liste di candidato a sindaco, ndr). «Respingiamo qualunque tentativo di strumentalizzare la vicenda – aggiunge il primo cittadino – per delegittimare le elezioni dello scorso ottobre. La mia fiducia resta immutata nei confronti di Valeria Gambino e i prossimi giorni saranno decisivi per capire come procedere. Mi auguro in ogni caso, che la vicenda si risolva positivamente anche per l’ex assessore Alessandro Gambino e per gli altri soggetti coinvolti”. Il processo si aprirà il prossimo 26 ottobre davanti alla terza sezione del tribunale di Palermo. In dibattimento andranno gli allora consiglieri comunali Valeria Gambino, 46 anni, attualmente assessore in carica nella giunta del sindaco Giovì Monteleone, Alessandro Gambino, 28 anni, e l’ex assessore Marcello Lentini, 57 anni, non più in politica dal 2015, e l’intera Commissione Elettorale Circondariale, composta da 4 funzionari. Ai tre amministratori viene contestato di aver attestato il falso nell’autenticazione delle firme, e adesso rischiano una condanna da 2 a 5 anni. Gli ultimi giorni sono stati particolarmente difficili a Carini anche per il clamoroso licenziamento dell’assessore Vincenzo Evola, defenestrato dallo stesso sindaco per il venir meno della fiducia politica. Riguardo però a possibili ribaltoni in consiglio comunale, con alcuni consiglieri pronti a lasciare la maggioranza, lo stesso Monteleone smentisce: «Mi è stato comunicato che Vincenzo Agrusa continuerà ad appartenere al gruppo consiliare di maggioranza che fa capo alla lista nella quale è stato eletto, cioè la lista del Pd, Art.1 e Cittadinanza Attiva, nel quale gruppo entra a far parte anche Serafina Lo Piccolo sostenendo a pieno titolo l’amministrazione”. Il licenziamento dell’assessore Evola fosse nell’aria già da qualche settimana. Tra Monteleone ed Evola sembra che il rapporto da tempo si era logorato, con veri e propri screzi maturati di giorno in giorno. Rapporto incrinato, a leggere la determina, non solo con il sindaco ma anche con tutti gli altri colleghi di giunta. Solo il prossimo consiglio comunale potrebbe sciogliere ogni nodo, verificando quindi se Lo Piccolo e Agrusa si sposteranno effettivamente nel gruppo misto. Vincenzo Evola alla vigilia delle scorse elezioni di ottobre aveva intrapreso una strada in solitaria, avendo lanciato la sua candidatura a sindaco, salvo poi fare retromarcia e ritirare la propria corsa, accordandosi quindi con Monteleone. Un idillio che però è durato appena la manciata di qualche mese.

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