Isola delle Femmine, Nevoloso su protesta netturbini: “problemi finanziari ereditati”

Il sindaco di Isola delle Femmine, Orazio Nevoloso, interviene sullo sciopero degli operatori ecologici che rivendicano stipendi pregressi, di seguito la nota integrale inviata, a supporto delle dichiarazioni rese dal suo vice nel servizio dedicato al sit-in di oggi.

“L’Amministrazione comunale è vicina ai lavoratori e alle loro famiglie e riconosce fermamente il diritto di questi lavoratori a scioperare pacificamente e nel rispetto delle prescrizioni previste per l’interruzione di un pubblico servizio. È chiaro che il loro interlocutore non è il Comune di Isola delle Femmine ma l’Agesp Spa, azienda per la quale lavorano. I lavoratori conoscono la situazione perché non ci siamo mai nascosti dietro ad un dito. Sanno che questa Amministrazione -purtroppo- ha ereditato un debito molto importante e oggi questo debito è oggetto di contenzioso fra Agesp Spa e Comune. Ciononostante, l’Amministrazione ha  dimostrato all’azienda che con la nuova gestione è cambiato lo spartito e, nonostante mille difficoltà, finora è stata assicurata la massima continuità di pagamenti sostenibile per le nostre casse. È chiaro che non siamo in grado di mantenere standard svizzeri per il pagamento delle fatture, ma da quando ci siamo insediati abbiamo già corrisposto all’Agesp una somma tale da coprire la metà del valore di un’intera annualità di contratto, e continueremo a fare il massimo sostenibile. Ritengo che il tentativo di fare opinione sulle spalle di questi lavoratori proprio in questo momento rimanga di basso profilo istituzionale, se non addirittura politicamente scorretto. È più utile, invece, lavorare alle soluzioni con grande serietà e senso di responsabilità. Voglio ringraziare tutti quei cittadini che, seguendo in maniera puntuale il calendario di emergenza che abbiamo previsto per questa settimana, hanno contribuito a mantenere pulite le nostre strade. Questo senso civico e di appartenenza verso la comunità sta dando già i primi frutti, considerando che siamo passati da una percentuale di RD del 40% ad una percentuale che va oltre il 50%”.

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