Operazione Bivio, blitz al clan di Tommaso Natale: 16 arresti (Video)

Cosa Nostra  torna a costituire la sua cupola e a governare il territorio. Lo fa a partire dal mandamento di San Lorenzo a Palermo contro cui  la Procura Distrettuale Antimafia  ha emesso un provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di 16 persone finite in manette. Sono tutte accusate di  associazione per delinquere di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsioni consumate e tentate aggravate, danneggiamento seguito da incendio, minacce aggravate, detenzione abusiva di armi da fuoco. L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca e dai sui sostituti Amelia LuiseDario Scaletta e Felice De Benedittis , costituisce l’ennesimo risultato di un’articolata manovra condotta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo sulle famiglie mafiose di Tommaso Natale, Partanna-Mondello e Zen-Pallavicino. A capo di quest’ultimo clan ci sarebbero stati il 37 enne Giuseppe Cusimano, pupillo di Calogero Lo Piccolo e protagonista di incontri e summit riservati anche in mare aperto, a bordo di un grosso gommone per non essere intercettato e, il 46enne Francesco L’Abbate. Cusimano avrebbe minacciato incursioni armate contro chi non accettava le sue disposizioni, ed era pure riuscito ad incassare il reddito di cittadinanza, come altri quattro mafiosi arrestati stanotte. L’imprenditore sessantenne Francesco Palumeri sarebbe stato, invece, il vertice del mandamento di  Partanna Mondello mentre il 56enne Antonino Vitamia guidava il clan di Tommaso Natale.  Nuovi equilibri sul territorio che non erano piaciuti a un vecchio padrino come Giulio Caporrimo, che tornato in libertà reclamava il posto di Palumeri. Ma fu costretto a lasciare Palermo, trasferendosi per qualche tempo a Firenze. Pare che si fidasse solo di Cusimano che riteneva di vecchio stampo mafioso.  Dalle indagini è emerso che il pizzo  continua ad essere una delle attività principali dei clan. Le telecamere hanno registrato in diretta alcuni raid degli esattori del pizzo. I boss erano tornati alla linea dura, attraverso attentati preventivi, per impaurire le vittime. Cinque imprenditori hanno però trovato il coraggio di denunciare le richieste dei boss. Nell’operazione Bivio sono inoltre finiti in manette:  Francesco Adelfio, 39 anni, Andrea Barone, 21 anni, Carmelo Barone 59, Marcello Bonomolo, 47 anni, Pietro Ciaramitaro, 32 anni,  Francesco Finazzo, 64 anni, Salvatore Fiorentino, 38 anni, Sebastiano Giordano, 22 anni,  Andrea Mancuso, 22 anni,  Giuseppe Rizzuto, 33 anni, Baldassare Rizzuto, 24 anni, Michele Zito 46 anni.

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